Stangata cassa malati: in Ticino premi più salati del 9,2%. La replica del Dss: delusi e arrabbiati

Chiara De Carli

27/09/2022

28/09/2022 - 10:04

condividi
Facebook
twitter whatsapp

Da Bellinzona, il Dss fa il punto spiegando di non essere d’accordo con quanto deciso da Berna.

Stangata cassa malati: in Ticino premi più salati del 9,2%. La replica del Dss: delusi e arrabbiati

Inflazione, rincaro dell’energia e, infine, è arrivata anche la stangata da parte della cassa malati. La conferma del suo aumento oggi pomeriggio alle 14, quando in conferenza stampa, Alain Berset, capo del Dipartimento federale dell’interno (DFI) ha comunicato alla stampa l’effettiva modifica degli importi dei premi assicurativi: in media, nel 2023, l’aumento sarà del 6,6% a 334,70 franchi al mese. Ma l’importo cambia, a seconda del cantone di residenza.
«Quando è scoppiata la pandemia nel 2020, non sapevamo bene cosa avrebbe comportato, non in termini di costi - afferma Berset -. Nel frattempo sappiamo che il suo impatto complessivo sul sistema sanitario e sul personale medico è stato enorme». Il coronavirus, oltre a comportare ricoveri costosi, ha anche obbligato ospedali e pazienti a rimandare cure e interventi chirurgici a periodi più stabili dell’assistenza sanitaria. Oltre a questo, le casse malati hanno dovuto fare i conti con le vaccinazioni con un costo pari a 264 milioni a carico nel 2021,
«Gli aumenti sono molto importanti – sottolinea Berset – si parla nella prima parte del 2022 di aumento su base annua pari al 3,6 % in medicina ambulatoriale, al 6,6 % in assistenza domiciliare(Spitex), all’8,2 % per fisioterapia, al 9,4 % su base annua per l’ospedale. Insomma, un vero e proprio cambiamento rispetto agli anni precedenti».
«Le ragioni per cui si assiste a questa situazione sono diverse: la popolazione svizzera sta invecchiando e ha bisogno di più cure e le sue esigenze di qualità si stanno alzando. Si ricorre spesso a prestazioni non giustificate o quando i prezzi sono troppo alti».

Aumenti per Cantone

L’aumento più basso si avrà nel cantone di Basilea Città al 3,9%, il più alto a Neuchâtel dove toccherà il 9,5%. Nei Grigioni si parla di un aumento del 6,8% e in Ticino del 9,2%.

aumento cassa malati
grafico UFSP

Cantone deluso e amareggiato

Una decisione che al Dipartimento della sanità e della socialità (Dss) non è piaciuta. Il direttore Raffaele De Rosa, alla stampa ha rimarcato più volte: «La decisione che giunta oggi da Berna è una stangata che genera sentimenti profondi di delusione, di rabbia e di frustrazione, nonostante le previsioni per il 2022 i rialzi proposti dei premi 2023 non si giustificano minimamente in questa misura». Da parte del cantone non è stata condivisa la metodologia di revisione in quanto, «il contesto pandemico e post pandemico, sono stati elementi estremamente penalizzanti per il nostro Cantone». Con la valutazione in essere dell’anno 2021, e non del biennio 2020-2021 come richiesto dal Cantone, ha comportato l’aumento del 9,2% reso noto da Berna. Infine, il Dss ritiene «assolutamente importante» poter attingere maggiormente alle riserve degli assicuratori malattie, per frenare l’aumento dei premi per calmierare i premi 2023. Nel suo intervento, De Rosa sottolinea che in Parlamento era stata avanzata la mozione per evitare «un futuro accumulo di riserve», poi respinta. Su questo fronte «abbiamo visto che ad inizio anno rimanevano sopra i 12 miliardi, di quali 5 accumulati tra il 2017 e il 2021 – ha spiegato il direttore del Dssriserve che permettono di coprire il disavanzo delle casse del 2022 e abbiamo preso nota durante la conferenza stampa da Berna che la forte volatilità dei mercati finanziari ha fatto crescere la soglia del livello normativo da 6 miliardi a 7,5 miliardi. Quindi l’estrema volatilità dei mercati causa la crescita delle riserve minime e allo stesso tempo ha causato anche ingenti perdite per gli assicuratori. Un motivo in più per restituire queste riserve agli assicurati così da ridurle gradualmente».

Argomenti

Iscriviti alla newsletter