Architettura: il Premio Wakker di Patrimonio svizzero compie 50 anni

Laura Bordoli

24 Febbraio 2022 - 13:43

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Il Premio, attribuito annualmente a un comune che si è distinto per la gestione del patrimonio storico-architettonico, verrà celebrato con oltre 60 manifestazioni e iniziative su tutto il territorio elvetico.

Architettura: il Premio Wakker di Patrimonio svizzero compie 50 anni

Dal 1972, Patrimonio svizzero, organizzazione indipendente che si impegna a favore della cultura architettonica, attribuisce annualmente il Premio Wakker a un comune che si è distinto per la gestione del patrimonio storico-architettonico presente sul suo territorio.
Quest’anno dunque il Premio festeggia il suo 50° anniversario e per l’occasione Patrimonio svizzero propone una serie di attività, volte a ripercorrere il passato e soprattutto a gettare uno sguardo al futuro di questo riconoscimento dalla lunga storia.

Come verrà celebrato l’anniversario?

Il 50° anniversario del Premio Wakker verrà celebrato con oltre 60 manifestazioni in tutte le regioni geografiche e linguistiche della Svizzera. Le sezioni di Patrimonio svizzero ripercorreranno i successi e le vicissitudini del Premio, e si interesseranno alle sfide che dovrà affrontare in futuro.
Anche altre iniziative completeranno l’offerta.
In primo luogo, quest’anno il Tallero d’oro, marchio protetto per i progetti a favore dei beni culturali e della natura e iniziativa promossa congiuntamente da Pro Natura e da Patrimonio svizzero sin dal 1946, sarà dedicato al Premio Wakker.
Secondariamente, con il sostegno dell’Ufficio federale della cultura, un progetto di ricerca della Scuola universitaria professionale di Lucerna HSLU analizzerà i fattori di successo di una cultura della costruzione di qualità a livello comunale. I risultati sono attesi entro la metà del 2022.
Sempre sul fronte scuola, materiali didattici e nuove proposte per gli istituti forniranno spunti alle allieve e agli allievi per riflettere sull’ambiente in cui vivono.
Dal punto di vista editoriale, la rivista associativa «Heimatschutz/Patrimoine» si interesserà più volte al Premio Wakker nel corso del 2022. Un primo numero uscirà a fine febbraio. Anche il magazine di architettura «werk, bauen + wohnen» nel 2022 pubblicherà diversi contributi incentrati sul riconoscimento e sulla questione di come garantire una cultura architettonica di qualità nei comuni. Gli articoli saranno riuniti in un libro a fine anno.
Infine, il 25 giugno 2022 a Meyrin, alla presenza della consigliera federale Simonetta Sommaruga, si terrà la cerimonia di premiazione del Comune che quest’anno ha vinto il premio grazie al suo impegno per una cultura architettonica di qualità che va di pari passo con una maggiore biodiversità.

Il Premio Wakker

Patrimonio svizzero conferisce ogni anno il Premio Wakker a un comune o, in via eccezionale, a organizzazioni, associazioni ed enti simili per prestazioni esemplari nel campo della tutela del patrimonio.
Il premio ammonta a 20’000 franchi e riveste un significato per lo più simbolico.
In particolare, il Premio rende onore ai Comuni che si impegnano nella promozione della qualità architettonica delle nuove costruzioni, hanno un approccio rispettoso degli edifici storici e intraprendono progetti attenti alle esigenze ambientali, in linea con quanto emerso dal rapporto del World Economic Forum sull’impegno nella lotta alla crisi climatica.
Il Premio è stato assegnato per la prima volta nel 1972 grazie a un lascito dell’uomo d’affari ginevrino Henri-Louis Wakker (1875-1972). Negli anni successivi la donazione è stata alimentata da altri legati che hanno permesso a Patrimonio svizzero di continuare a conferire il riconoscimento fino ai giorni nostri.
Tra i vincitori delle scorse edizioni ci sono Stein am Rhein (1972), Muttenz (1983), Monte Carasso (1993), Grenchen (2008) e Baden (2020).

Commissione Premio Wakker

Ogni anno spetta alla Conferenza dei Presidenti di Patrimonio svizzero designare il Comune vincitore del Premio Wakker, su proposta del Comitato. La Commissione Premio Wakker seleziona il Comune candidato e sottopone la sua scelta alla decisione del Comitato.
Ecco i membri:
Dr. Brigitte Moser, storica dell’arte, Zugo (Presidente)
Ludovica Molo, arch. dipl. ETH/FAS, Lugano
Pierre Feddersen, arch. dipl. ETH/SIA, Zurigo
Christian Bischoff, arch. dipl. ETH, Ginevra
Stefan Koepfli, arch. paesaggista FSAP, Lucerna
Christof Tscharland-Brunner, Raumplaner, dipl. Ing. SIA SWB MAS, Soletta

Patrimonio Svizzero

Patrimonio Svizzero è un’organizzazione non governativa indipendente che dal 1905 si impegna a favore della cultura architettonica attraverso le sue 25 sezioni cantonali. In questa missione è supportata da circa 27’000 sostenitori, tra membri e donatori.
In particolare, l’ente agisce a favore del patrimonio costruito, delle aree urbane e rurali di valore e promuove il dibattito sullo sviluppo sostenibile. Attenzione particolare è rivolta ai tre ambiti «ambiente e sostenibilità», «impegno della società civile» e «divulgazione della cultura architettonica».
Il Segretariato generale di Patrimonio svizzero ha sede ai piani superiori di Villa Patumbah, dove si trovano anche la Fondazione Vacanze e il Tallero d’oro. Insieme, formano un unico centro per la cultura architettonica.

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