Mesi di siccità minacciano l’agricoltura in Ticino. Omar Pedrini: «Di questo passo ci aspetta un anno difficile»

Matteo Casari

15/02/2023

15/02/2023 - 12:48

condividi
Facebook
twitter whatsapp

Tra temperature anomale, carenza di precipitazioni e livelli dei corsi d’acqua ai minimi storici, l’agricoltura ticinese affronte momento di stress.

Mesi di siccità minacciano l'agricoltura in Ticino. Omar Pedrini: «Di questo passo ci aspetta un anno difficile»

Giornate da 15 gradi e niente pioggia, un inverno decisamente anomalo che riporta all’attenzione la questione siccità. I livelli di fiumi e torrenti sono ai minimi storici e oltreconfine, in Italia, è già stato lanciato l’allarme. La preoccupazione principale è quanto la siccità possa condizionare la produzione agricola del nostro territorio. Quanto è grave la situazione in Ticino?

Ritorna l’allarme siccità

Nelle regioni dell’Italia settentrionale e della Svizzera meridionale, il 2022 è stato un anno fortemente condizionato da anomalie climatiche. Gli ultimi due inverni insolitamente caldi e con precipitazioni sporadiche non hanno reso vita facile all’ecosistema, in particolare ai corsi d’acqua e ai laghi in queste regioni.
Dopo un autunno caratterizzato da temperature elevate, queste stanno tornando a condizionare anche l’ultima parte d’inverno. Nell’anno da poco concluso è stata protagonista l’alta pressione, colpevole dei lunghi periodi senza piogge.

Nord Italia scenario critico

La situazione meteorologica non sta migliorando. Oltreconfine l’allarme siccità non è in realtà mai rientrato, in Piemonte e Lombardia laghi e fiumi sono ai minimi storici, con gravi ripercussioni sull’ambiente e sulle coltivazioni agricole. In particolare la carenza di acqua potrebbe avere un impatto negativo sulla produzione di riso, del quale si stima che varranno coltivati 8mila ettari in meno.
Il lago di Garda, al confine tra Lombardia e Veneto, è al livello più basso in inverno da almeno 35 anni a questa parte. Stesse preoccupazioni riguardano il lago Maggiore, dove il livello dell’acqua si trova addirittura sotto di 70/80 centimetri rispetto alla media del periodo. In provincia di Pavia, il Po si trova a -3,2 metri rispetto allo zero idrometrico.

I livelli d’acqua in Ticino

L’emergenza riguarda anche il nostro Cantone. Il 2022 è stato un anno record per la scarsità idrica in tutto il territorio. Secondo il Notiziario statistico di Idrologia in Ticino sono stati misurati nuovi valori minimi assoluti, sia annuali sia mensili, nella quasi totalità dei corsi d’acqua, da Bedretto a Chiasso. Solo a settembre e ottobre nel Sottoceneri i valori osservati sono stati prossimi alla media.
Record negativi anche per i livelli del lago: nuovi valori minimi assoluti sono stati misurati per il lago di Lugano da marzo a giugno e per il lago Maggiore da ottobre 2021 a fine 2022. Per quest’ultimo la situazione sembra particolarmente critica, dato che non era mai accaduto che per 365 giorni consecutivi il livello restasse inferiore al livello medio. Il lago di Lugano invece, grazie alle dimensioni più ridotte, è riuscito a mantenersi su livelli negativi, ma comunque vicini alla norma.

Un 2022 di record negativi

Attualmente, secondo i dati dell’Ufficio federale dell’Ambiente (UFAM) il livello d’acqua del lago Maggiore misura 192,90 metri (media di 193,50 cm a gennaio/febbraio) mentre il lago di Lugano registra un livello di 270,21 metri (media di 270,50 a gennaio/febbraio).
«I livelli dei corsi d’acqua e dei laghi sono molto bassi da più di un anno. Si è appena concluso un 2022 con dei deficit molto significativi rispetto ai livelli medi» ha dichiarato Andrea Salvetti dell’Ufficio dei corsi d’acqua del Canton Ticino.
«Il lago di Lugano può godere di essere più piccolo oltre che di aver ricevuto alcune precipitazioni in autunno. Mentre il lago Maggiore si mantiene su livelli molto bassi, per colpa delle pochissime precipitazioni nella primavera e nell’autunno del 2022».

Senza pioggia non c’è agricoltura

Oltre a minare l’equilibrio dell’ecosistema, la principale vittima della siccità è l’agricoltura. L’acqua è ovviamente il nutriente fondamentale di ogni tipo di coltura, e la difficoltà nel suo approvvigionamento può portare gravi conseguenze al settore.
«Dove si fanno colture in campo aperto occorre servirsi dell’irrigazione, e la mancanza d’acqua si sta già sentendo. In più, questa carenza di precipitazioni sta creando problemi con le riserve d’acqua, anche per le sorgenti sugli alpeggi. Durante la stagione estiva potrebbero esserci grosse difficoltà» commenta Omar Pedrini, presidente della Società agricola Alta Leventina. «Il problema è che la mancanza di pioggia fa sì che la falda freatica sia bassa e dunque pompare acqua diventa ancora più difficile».

Quando tornerà a piovere?

Vista la situazione critica si ha un’estrema necessità di un ritorno della pioggia nelle prossime settimane. Lo scenario di penuria di precipitazioni si è verificato anche in alta quota in tutto il Paese, con nevicate sporadiche e deboli durante tutto il periodo invernale.
Quindi quando ritorneranno le piogge? L’attuale anticiclone caldo non aiuta, essendo uno particolarmente persistente. Soltanto verso fine febbraio si intravede la speranza di rivedere pioggia e neve, ma nulla può essere dato per certo. L’unica cosa sicura è che senza precipitazioni il rischio siccità cresce ogni giorno di più.

Argomenti

# Ticino
# Clima

Iscriviti alla newsletter

CAMBIO EURO/FRANCO SVIZZERO

-

-

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.