Scarseggia la morfina. A rischio le terapie dei pazienti

Chiara De Carli

7 Marzo 2022 - 13:57

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Per rispondere alla penuria di questi farmaci, la Confederazione decide di utilizzare le scorte obbligatorie.

Scarseggia la morfina. A rischio le terapie dei pazienti

Antidolorifici a base di morfina sempre più scarsi. A lasciare l’allarme l’Ufficio federale per l’approvvigionamento economico (UFAE) del paese che tramite una nota stampa dichiara la penuria di farmaci oppioidi in tutta la Svizzera. A causa di questa situazione, il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) ha deciso di dare fondo alle scorte obbligatorie di oppioidi. L’ordinanza entrerà in vigore il prossimo 15 marzo.

Mercato svizzero

Nel comunicato stampa l’UFAE spiega che la fornitura di oppioidi per via orale a lento rilascio non è sufficiente per garantire un approvvigionamento stabile del mercato svizzero. Questo andamento lo si osserva da circa un anno, con massicce e ripetute interruzioni della fornitura di questo genere di analgesici. Diverse le cause alla sorgente: problemi di capacità nella produzione di questi prodotti e la difficoltà da parte del mercato a gestire queste fluttuazioni. In contesto, quale quello svizzero, la presenza dei fornitori è limitata e circoscritta.

A rischio le terapie dei pazienti

Non solo morfina, sul mercato mancano anche idromorfone e ossidocodone, principi tra loro simili. Questo rende più complicata la situazione in virtù del fatto che non è possibile sostituire le terapia per alcuni gruppi di pazienti. In particolare, non ci sono alternative adeguate per il trattamento delle dipendenze.

Utilizzare le scorte

Le scorte obbligatorie possono essere utilizzate per sostenere il mercato. Negli ultimi mesi, l’UFAE ha ridotto leggermente il volume delle scorte obbligatorie per alcuni principi attivi affinché si potesse rifornire il mercato. E riportando così le scorte ai quantitativi iniziali. Quello che emerge dal comunicato è che nel frattempo questa situazione non è migliorata. Attualmente non è dato sapere quando le aziende coinvolte saranno in grado di garantire nuovamente l’approvvigionamento della Svizzera. Pertanto, mediante la liberazione di scorte si punta a sostenere il mercato con maggiori quantitativi e più flessibilità. Per legge, le scorte obbligatorie coprono un volume sufficiente per 3 mesi.

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