L’Associazione contumatori del Ticino critica l’abbassamento della franchigia a 150 franchi

Redazione

06/12/2023

06/12/2023 - 10:20

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Netta presa di posizione da parte dell’Associazione Consumatrici e Consumatori della Svizzera italiana.

L'Associazione contumatori del Ticino critica l'abbassamento della franchigia a 150 franchi

All’Associazione Consumatrici e Consumatori della Svizzera italiana non piace l’abbassamento della franchigia sull’IVA da 300 a 150 franchi. In una nota diffusa alla stampa, l’ACSI ha spiegato che questa misura "va a ridurre la libertà dei consumatori e a fare invece gli interessi di chi vende". "I consumatori svizzeri sono già salassati a sufficienza - continua -, nonostante l’accettazione dell’iniziativa contro l’Isola dei prezzi elevati lanciata dalle organizzazioni dei consumatori i cui risultati si fanno ancora attendere".

Consumo responsabile

L’ACSI ha sempre promosso un consumo responsabile, con attenzione agli spostamenti, alla freschezza dei prodotti e all’impatto sociale e ambientale delle varie scelte. "Il contesto dimostra che i consumatori svizzeri pagano prezzi più elevati anche per prodotti identici rispetto ai loro omologhi dei Paesi confinanti. Per questo motivo è comprensibile che alcuni consumatori decidano di fare una parte dei loro acquisti all’estero, nel caso del Ticino, in Italia. Ricordiamo del resto che ci troviamo in un periodo inflazionistico e che i premi di cassa malati continuano a salire vertiginosamente. Anziché cercare di costringere i consumatori ad acquistare prodotti più cari “con la forza”, i distributori attivi nel nostro paese dovrebbero ridurre i propri margini di guadagno (più elevati dei loro omologhi esteri) e rendere i propri prezzi più competitivi. Alcuni del resto lo stanno già facendo, dimostrando che è possibile".

Problemi burocratici

L’abbassamento della franchigia sull’IVA, precisa l’Associazione Consumatrici e Consumatori della Svizzera italiana, comporterebbe inoltre oneri burocratici e costi tanto per il personale delle dogane quanto per le consumatrici ed i consumatori, su importi tutto sommato piccoli. "Sarà del resto possibile per chi lo vorrà aggirare la misura restando sotto i 150 franchi di spesa ed andando più spesso oltre frontiera, con conseguente aumento del traffico, l’ultima cosa di cui la nostra regione ha bisogno".
Insomma, per l’ACSI questa proposta, voluta dal Parlamento e alla quale si era opposto anche il Consiglio federale, creerà unicamente problemi e ha come unico scopo quello di accomodare le richieste dei distributori svizzeri, che hanno fatto sentire tutto il loro peso in Parlamento.

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