Svizzera, gli agricoltori alle prese con le gelate tardive

Claudia Mustillo

21/04/2021

21/04/2021 - 13:26

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L’aumento delle temperature, causato dal riscaldamento globale, produce una fioritura prematura e le piante sono più vulnerabili agli abbassamenti di temperatura.

L’ondata di gelo che sta attraversando la svizzera, e in generale l’Europa, creando problemi agli arboricoltori è ancora una volta una dimostrazione dei cambiamenti climatici in atto. È vero che il clima primaverile è sempre stato incerto e ballerino, soprattutto nel mese di Aprile, ma questo anticipo di primavera con un Febbraio mite ha portato allo sviluppo precoce della vegetazione, che ora è a rischio per il gelo e il freddo. L’aumento delle temperature infatti anticipa le fioriture rendendo così le piante vulnerabili nelle notti fredde primaverili.

L’agricoltura europea trema per le forti gelate dei giorni scorsi: in Italia le temperature sono scese in Toscana fino a -7°C, causando un probabile calo nella produzione agricola del Centro Italia del 50-70%. Fenomeno che si è verificato anche in Francia, dove è stato chiesto lo stato di calamità: il ministro dell’Agricoltura Julien Denormandie ha infatti annunciato di aver avviato il procedimento per la dichiarazione di «disastro agricolo». In questo modo sarà possibile dare un sostegno finanziario ai produttori di vino e agli altri agricoltori che devono affrontare perdite di raccolto nel 2021.

In Vallese la produzione 2021 di albicocche compromessa al 70%

In Vallese gli effetti delle recenti gelate tardive, sono stati devastanti soprattutto sui frutteti. Tra i più colpiti ci sono gli alberi di albicocco. La produzione 2021 potrebbe essere al 70% compromessa. In un comunicato, ieri, il Cantone ha sottolineato come i danni alla filiera al momento sono oltre 25 milioni di franchi, in 30 anni non si era mai registrata una perdita così elevata.

Perchè le gelate mettono a rischio l’agricoltura?

Con il gelo l’acqua contenuta all’interno dei tessuti delle piante si solidifica creando lesioni a causa dell’aumento di volume, d’altra parte il ghiaccio occupa ovviamente più volume rispetto all’acqua. Il problema non quindi è il gelo in sé, ma il momento in cui questo arriva: se arriva nel momento in cui ci sono già fiori e frutti il danno per l’agricoltura può essere irreversibile. Quindi la fioritura precoce delle piante, causata dal riscaldamento globale, le rende vulnerabili agli abbassamenti di temperatura
Per proteggere gli alberi e contrastare le gelate gli agricoltori utilizzano alcune tecniche per cercare di contenere l’abbassamento delle temperature soprattutto durante la notte. La tecnica più diffusa, e anche quella più tradizionale, – inventata in Francia – è quella di accendere falò notturni. Tecnica che nei giorni scorsi è stata utilizzata in Italia per proteggere i ciliegi, ma anche in Svizzera per proteggere le albicocche.

La lunga lotta contro il clima avverso

Prima c’era la siccità a preoccupare gli agricoltori Ticinesi, dopo due mesi di mancanza di pioggia, problema rilevante soprattutto per colture come insalate e finocchi. Poi sono arrivate le folate di vento freddo e le gelate tardive.

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