La Svizzera chiude per sempre ad AstraZeneca

Gabriele Stentella

14 Giugno 2021 - 13:29

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Il governo federale ha scelto di non utilizzare il preparato anti-COVID di AstraZeneca. Le oltre 5 milioni di dosi ordinate saranno interamente devolute ai paesi in via di sviluppo.

Il vaccino sviluppato dalla multinazionale anglo-svedese AstraZeneca era stato il primo sul quale il governo di Berna aveva puntato, assicurandosi un ordine di oltre 5 milioni di dosi.

La somministrazione di questo siero non è però mai avvenuta nel nostro paese a cause del parere contrario di Swissmedic, che ha più volte chiesto alla società produttrice alcuni dati riguardo il presunto legame con alcune reazioni avverse che avrebbero colpito alcuni soggetti vaccinati con Vaxzevria, inclusa la trombosi.

Nelle ultime ore sono state diramate da fonti governative alcuni notizie inerenti lo stop definitivo ad AstraZeneca. Ma cosa è successo nello specifico?

AstraZeneca: la Svizzera donerà ai paesi in via di sviluppo le dosi di vaccino

Secondo quanto riportato dalla testate giornalistica "SonntagsZeitung", a Berna ha prevalso la linea dura contro il siero della multinazionale anglo-svedese, la cui immagine nell’ultimo anno è stata notevolmente oscurata dai numerosi problemi legati al suo vaccino contro la COVID-19.

Oggi sono svanite anche le ultime possibilità di vedere Vaxzevria somministrato ai cittadini svizzeri. Le oltre 5 milioni di dosi saranno interamente donate ai pesi in via di sviluppo all’interno del programma Covax.

Secondo il parere di alcuni osservatori, il governo avrebbe optato per una decisione così draconiana al fine di sventare un aumento della diffidenza nei confronti della vaccinazione. Nel frattempo la somministrazione degli altri due vaccini Moderna e Pfizer sta progredendo sempre di più. L’Ufficio federale della sanità pubblica ha infatti ufficializzato la notizie dell’arrivo di altri 2,5 milioni di dosi di vaccino entro la fine di giugno.

L’Italia sospende il vaccino di AstraZeneca per i giovani, mentre il titolo cala in borsa

Nell’ultima settimana la notizie della morte di una ragazza di soli 18 anni verificatasi in Italia ha contribuito a esacerbare l’ostilità di una parte dell’opinione pubblica nei confronti del vaccino di AstraZeneca. A seguito di questo spiacevole avvenimento, il Ministero della Salute italiano ha scelto di sospendere la somministrazione del vaccino Vaxzevria per tutti i soggetti con meno di 60 anni di età.

Ricordiamo che da quanto si apprende dalla stampa italiana la ragazza sarebbe deceduta a seguito di un grave evento trombotico manifestatosi all’indomani della vaccinazione. La diciottenne pare fosse anche affetta da una patologia del sangue e in questo momento sono in corso delle indagini per stabilire eventuali responsabilità dietro questo decesso.

Al NASDAQ di New York le azioni di AstraZeneca sono nel frattempo in lieve ribasso. Ogni azione vale al momento (dato delle ore 13:00) circa 58,7$, vale a dire quasi lo 0,13% in meno rispetto alla precedente chiusura.

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