Svizzera, il Paese dei buoni propositi: quante sfide ci porterà il nuovo anno

Sara Bracchetti

27 Dicembre 2023 - 18:02

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Gli elvetici sono i più propensi d’Europa ad assumersi impegni per migliorare la propria esistenza: un’esigenza che si fa più forte a ogni capodanno, conferma il sondaggio Digitec Galaxus.

Svizzera, il Paese dei buoni propositi: quante sfide ci porterà il nuovo anno

Tempo di buoni propositi, che si accumulano man mano che l’anno vecchio finisce, caricando di auspici il futuro. Ma chi, in Europa, è leader nella pratica del confidare nel cambio in meglio che si attende a ogni capodanno? Sorpresa oppure no, è la Svizzera il Paese che più ci crede e si lancia in interessanti sfide personali. Ben due persone su tre chiedono a se stessi, e ai dodici mesi a venire, una svolta nella propria esistenza; uomini o donne, non v’è differenza in un atteggiamento che ci accumuna agli italiani, mentre ci lascia distanti dai tedeschi, meno propensi a credere che le novità vengano, semplicemente, da una nuova data sul calendario.

Mangiare meglio per vivere meglio

Oltre il 50% dei buoni propositi riguarda le abitudini alimentari; il 47% quelli di natura finanziaria. Secondo il sondaggio commissionato da Digitex Galaxus, ci si ripromette di andare a letto prima, mangiare in modo più sano, fare più sport. In che modo, però, le persone si mettono alla prova? A svelarlo, le risposte di 2521 persone interpellate, residenti in Svizzera, Germania, Austria, Italia e Francia.

Per una persona su cinque "non sia mai"

Più di due terzi delle persone intervistate hanno una certa esperienza con le sfide personali: poco meno della metà si sta attualmente mettendo in gioco o ha l’abitudine di farlo regolarmente. Il 29% ammette di aver sostenuto delle sfide in passato, l’8% dichiara che non l’avrebbe mai fatto in passato, ma pensa di farlo ora. Resta un 16% che, invece, non ne vuole proprio sapere. Ebbene, in Svizzera prevale la prima categoria, con ben 12 punti percentuali in più della media: il 59,1% starebbe infatti già sostenendo delle sfide o ha l’abitudine di farlo regolarmente. Una percentuale che si dimezza se si guarda alla Germania, dove i buoni propositi riguardano solo il 32,5%.

I giovani sono più spregiudicati

I buoni propositi funzionano soprattutto tra le persone più giovani. In Svizzera, è ben il 71% di uomini e donne tra i 15 e i 29 anni che ama porsi delle sfide: un vero e proprio record europeo, anche se il 6% ammette poi di non aver assolutamente voglia di mettersi davvero in gioco. Se l’età cresce, ecco che la Svizzera viene superata: in Italia, la popolazione di età compresa tra i 30 e i 44 anni non ha rivali nella speranza e nell’impegno che infonde nel futuro prossimo.

Una questione di... "pancia"

In tutti i Paesi, le questioni legate all’alimentazione sarebbero di grande tendenza. Nel 2023, una persona su due si è dedicata a questo ambito, che viene prima dei temi legati alla finanza (47%), alla casa (41%) e allo sport (37%). In fondo alla classifica, invece, il digital detox, che riguarda appena un 18%.

La classifica elvetica: delude la finanza

Nella Confederazione, lo sport ha un ruolo di primo piano: con un 45% della popolazione, si scavalca di netto la media. Il numero sale se si pensa alle sfide alimentari, in cima alla classifica con il 50%. Al terzo posto la finanza, con un 40% che però, udite udite, è il numero più basso fra quelli riscontrati nel corso dell’indagine.

I soldi contano di più oltre confine

Tutti i paesi limitrofi danno invece maggiore importanza a questo tema. In Austria, ad esempio, le finanze (56%) e l’alimentazione (53%) sono tra i principali obiettivi. Formulare dei buoni propositi finanziari sembra una priorità assoluta anche per la popolazione residente in Germania , che di per sé non ama le sfide.

In Italia la vera sfida riguarda la casa

La maggior parte delle sfide che ci si pone in Italia riguarda invece la casa. Chi vive qui, inoltre, cerca attivamente di cambiare le cattive abitudini con una frequenza significativamente maggiore rispetto agli altri paesi, 51%.

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