Nuove regole Covid per l’Italia: ecco cosa cambia per i viaggiatori svizzeri

Laura Bordoli

16 Dicembre 2021 - 14:11

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A seguito del peggioramento della pandemia in tutta Europa, a partire da oggi entrano in vigore nuove regole per chi entra in Italia. Quarantena o tampone anche per i cittadini svizzeri.

Nuove regole Covid per l'Italia: ecco cosa cambia per i viaggiatori svizzeri

Con un’ordinanza firmata dal Ministero della Salute, a partire da oggi e fino al 31 gennaio 2022, la vicina Italia inasprisce le regole introducendo nuove misure per l’entrata nel Paese.
Oltre alle disposizioni già previste, vengono aggiunti l’obbligo di tampone o quarantena per i viaggiatori esteri che varcano il confine italiano, compresi i cittadini svizzeri.
Questo provvedimento segue in parte l’inasprimento dei controlli per i cittadini provenienti dall’estero, già applicato in Svizzera a inizio mese.

La nuova stretta ai viaggi è motivata dal continuo peggioramento dei numeri della pandemia in tutta Europa, con la quarta ondata che non arresta la sua corsa anche nel nostro Paese con oltre 11.000 contagi registrati ieri.
L’obiettivo dell’Italia è quello di prevenire nuovi contagi provenienti dall’estero, soprattutto per il periodo delle vacanze natalizie in cui gli spostamenti sono di norma più intensi.
Cosa cambia per i cittadini svizzeri?
Ecco le nuove regole.

Tampone o quarantena per entrare in italia

A partire da oggi, per chi entrerà in Italia, oltre alle regole già presenti, sarà richiesto un test antigenico negativo, effettuato non oltre le 24 ore precedenti.
Per i non vaccinati si aggiunge l’isolamento fiduciario di 5 giorni.
Ulteriori distinzioni anche per chi proviene o ha transitato negli ultimi 14 giorni da uno dei Paesi all’interno dell’Elenco C, in cui è inserita la Svizzera, o dell’Elenco D (extra UE).
Dell’Elenco C fanno parte: EAustria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.

Tutte le regole per l’ingresso in Italia per gli svizzeri

Anche per i cittadini svizzeri o per chi ha transitato in Svizzera negli ultimi 14 giorni ci sono nuove norme.
Ecco i passaggi necessari per entrare in Italia dal 16 dicembre al 31 gennaio 2022.
Per prima cosa, al momento dei controlli precedenti all’imbarco, presentare il Passenger Locator Form (disponibile sul sito dedicato dell’Unione Europea) oltre a una delle certificazioni verdi Covid-19 o di un’altra certificazione valida, come quella alternativa per chi non può vaccinarsi.
In aggiunta, occorre mostrare il certificato di un un test antigenico negativo effettuato non oltre 24 ore prima del viaggio (non più 48 ore prima).
Le regole sopra descritte valgono per i vaccinati, mentre per i non vaccinati bisogna aggiungere una novità: si applica la misura di isolamento fiduciario per 5 giorni.
Nello specifico, la quarantena dovrà avvenire all’indirizzo segnalato sul Passenger Locator Form e, alla fine del periodo, bisognerà sottoporsi a un nuovo tampone.

Le critiche dell’Europa

L’ordinanza firmata dal ministro Roberto Speranza ha già suscitato polemiche da parte dell’Europa.
Il Paese è stato criticato per l’eccessiva stretta sugli spostamenti, introdotta nonostante la presenza dello strumento del green pass, adottato anche allo scopo di garantire maggior sicurezza negli spostamenti.
Con questa ordinanza vengono prorogate anche le misure previste per chi arriva dagli Stati Uniti o dall’Asia e il blocco per chi proviene dal Sudafrica o dagli altri Paesi africani dove è stata scoperta la nuova variante Omicron, definita dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) pericolosamente contagiosa.

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