La prima guest star del Locarno film festival è... Aaron Taylor Johnson

Sara Bracchetti

08/07/2022

08/07/2022 - 17:41

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Noto per il Golden Globe in Animali Notturni, come John Lennon in Nowhere boy o il conte Vronsky in Anna Karenina, l’attore britannico sarà in piazza Grande il 3 agosto per ricevere l’Excellence Award Davide Campari.

La prima guest star del Locarno film festival è... Aaron Taylor Johnson

Qualcuno se lo ricorderà come Ray Marcus nel thriller Animali notturni di Tom Ford (2016), Golden Globe per il miglior attore non protagonista. Qualche altro come Quicksilver in Avengers: Age of Ultron (2015). Oppure come John Lennon in Nowhere boy (2009), il conte Vronsky in Anna Karenina (2012) o un volto già visto nei film Godzilla (2014) e Tenet di Christopher Nolan (2020). Lui è Aaron Taylor-Johnson e c’è da giurare che fra un mese neanche, per il Canton Ticino, non sarà più nulla di tutto questo, ma solo l’ospite illustre del Festival di Locarno.

I precedenti: Ethan Hawke e Laetitia Casta

È lui la prima guest star ad essere annunciata al pubblico, tenuta sotto coperta fino a quest’oggi. Attore britannico poliedrico, è stato scelto come vincitore dell’Excellence Award Davide Campari, premio che in passato è già stato consegnato ad artisti del calibro di Letitia Casta, lo scorso anno, Ethan Hawke, nel 2018, Edward Norton, nel 2015 e Isabelle Huppert, nel 2011. Il prossimo 3 agosto toccherà invece a lui: sul palco di piazza Grande presenterà il film d’apertura del Locarno Film Festival Bullet Train di David Leitch, già in gara con Atomic Blonde nel 2017.

Giona Nazzaro: «Un attore che parla a tutti»

«Un Excellence Award per un attore giovane e di grandissimo talento, in grado di parlare a tutti i pubblici, di saltare da un genere all’altro, animato da una straordinaria capacità di mettersi sempre in gioco e rischiare - ha dichiarato con orgoglio il direttore artistico Giona Nazzaro - L’Excellence Award Davide Campari è perfetto per il Locarno Film Festival del 75esimo anniversario che guarda al futuro».

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