Certificato COVID obbligatorio nelle università neocastellane e vodesi

Gabriele Stentella

10 Settembre 2021 - 08:43

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Nei Cantoni di Neuchâtel e Vaud il certificato COVID sarà richiesto per frequentare le lezioni nelle università a partire dal 21 settembre. Gli altri Cantoni seguiranno questo esempio?

All’indomani della decisione del Consiglio federale in merito all’estensione dell’obbligo della certificazione COVID, le autorità dei Cantoni Neuchâtel e Vaud hanno adottato una misura che potrebbe fare da apripista per altri soggetti federali: l’obbligo di certificazione COVID per seguire le lezioni universitarie.

Ricordiamo che attualmente la normativa in vigore stabilisce che devono essere i singoli Cantoni a decidere in merito all’eventuale obbligo di certificazione COVID per l’accesso a scuole, università e centri di formazione professionale. Per il resto in tutta la Svizzera è richiesto il possesso della certificazione COVID per accedere ai locali al chiuso come ristoranti, bari, tavole calde e alberghi, ma anche per eseguire attività sportiva nelle palestre e centri estivi, oltreché per presenziare a eventi che si svolgono in luoghi chiusi.

Esaminiamo quali novità si ritroveranno gli studenti universitari neocastellani e vodesi a partire dal 21 settembre.

Certificazione COVID nelle università: come funzionerà in Neuchâtel e Vaud

A partire dal 21 settembre l’esibizione del certificato COVID sarà necessario per recarsi alle lezioni in presenza presso il Politecnico federale di Losanna (EPFL) e nelle Università di Neuchâtel e Losanna. Le autorità dei due Cantoni della Svizzera Romanda hanno seguito l’esempio di alcuni paesi confinanti come l’Italia o la Francia, in cui l’accesso alle università non è consentito se non si è concluso il ciclo vaccinale o non si è guariti dalla malattia causata dal SARS-CoV-2.

Ovviamente chi è sprovvisto del certificato COVID potrà comunque prendere parte alle lezioni a distanza, essendo il diritto allo studio garantito a tutti gli studenti e le studentesse delle università in oggetto. In una nota da parte della direzione dell’Università di Losanna si legge che si sta pensando di allestire appositi spazi interni al campus per garantire a chi ne avrà bisogno la somministrazione del vaccino anti-COVID. Stando a fonti universitarie per ricevere la prima dose non sarebbe necessario prenotare l’appuntamento.

La direzione del Politecnico federale di Losanna sta inoltre prendendo in considerazione l’estensione di tale obbligo anche nei confronti dei propri collaboratori.

Quali altri atenei stanno pensando di seguire l’esempio?

Il precedente delle università neocastellane e vodesi sta suscitando l’interesse anche di altre università e amministrazioni cantonali, prima tra tutte quelle del vicino Canton Friburgo. In una nota il responsabile della comunicazione dell’Università di Friburgo Dr. Marius Widmer ha reso noto che la direzione sta pensando di introdurre l’obbligo di certificato COVID al fine di fronteggiare i problemi derivanti dalle misure restrittive, le quali non favorirebbero sempre il corretto svolgimento delle lezioni e delle altre attività universitarie.

Anche l’Università di Berna in queste ora si sta interrogando sull’introduzione della certificazione COVID obbligatoria per gli studenti. Ovviamente per coloro che ne saranno sprovvisti sarà disponibile la didattica a distanza.

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