Il 6G prepara il lancio, ma il successo è dubbio: il 5G, finora, è un mezzo flop

Sara Bracchetti

8 Marzo 2023 - 17:07

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Dovrebbe entrare in uso entro il 2030, secondo le previsioni dei dirigenti delle principali società di telecomunicazione. Eppure gli investimenti nelle reti 5G non hanno portato il ritorno che ci si aspettava: solo una persona su 7 oggi lo sfrutta.

Il 6G prepara il lancio, ma il successo è dubbio: il 5G, finora, è un mezzo flop

Sarà un successo, a dispetto delle legittime paure che circondano il suo lancio - presumibilmente del 2030? Il dubbio resta e forte, a giudicare dallo scarso appeal che ha avuto per ora il 5G. Ma i lavori sugli standard 6G proseguono, a ritmo serrato: e la nuova generazione di Internet mobile dovrebbe arrivare sul mercato sotto ottimi auspici. Almeno sulla carta.

Lavori in sordina per evitare confusione

I dirigenti delle principali società di telecomunicazione sono convinti: i tempi sono maturi e nel giro di qualche anno - il tempo di mettere a punto gli ultimi, necessari dettagli - il 5G farà parte della storia del passato e avrà lasciato il posto al 6. Al momento, si cerca di evitare il clamore, per contenere la confusione che già regna e che le aziende stanno pagando cara: in esame strategie per recuperare le somme multimiliardarie investite nel 5G, che finora è una delusione, complici anche le preoccupazioni per la salute che ha sollevato.

Argomento di punta al Mobile World Congress

«Non abbiamo ancora completato l’implementazione del 5G», precisa infatti Ha Min Yong, chief development officer di SK Telecom. «Penso che sia troppo presto per parlare seriamente di 6G». Al Mobile World Congress della scorsa settimana è stato però argomento di punta, fra le società di telecomunicazione globale che si sono ritrovate a Barcellona per discutere di nuove tecnologie.

La risposta tiepida dei consumatori

In Cina, Corea del Sud e Stati Uniti, l’implementazione del 5G è in corso dal 2019. La promessa è quella di velocità sorprendenti, che però non sembrano attrarre particolarmente i consumatori, apparentemente già soddisfatti così. Solo una persona su sette oggi utilizza infatti uno smartphone 5G, secondo Strategy Analytics. Centinaia di miliardi di dollari di investimenti hanno visto scarso ritorno, per ora, anche se gli analisti sono convinti che la monetizzazione sia solo questione di tempo: e ormai pochissimo.

Aspettando il 6G, si lavora al 5G avanzato

Perché dunque già tante chiacchiere sul 6G? Perché gli standard richiesti hanno bisogno di diversi anni di lavoro, per essere finalizzati al meglio. Indispensabile dunque pensarci bene e a lungo: le attività sono dunque in corso, anche se alle battute iniziali. «C’è ancora un passo da fare prima del 6G e si chiamerà 5G avanzato - tiene però a precisare Pekka Lundmark, ceo di Nokia - Sarà disponibile sul mercato tra un paio d’anni». Già questo, a suo parere, servirà a migliorare esperienze come la realtà aumentata e virtuale e a supportare il volo dei droni. «Non c’è motivo di aspettare il 6G», è sicuro.

Primo smartphone nel 2029

Il 6G dovrebbe portare però una maggiore sicurezza informatica alla rete mobile e più funzionalità di intelligenza artificiale. «Agirà come un grande sensore», spiega Lundmark, sottolineando come il 6G sarà potenzialmente in grado di rilevare le dimensioni, la velocità e la direzione di un oggetto in movimento. L’implementazione dovrebbe subire un’importante accelerata grazie alle Olimpiadi, che nel 2032 si terranno a Brisbane, in Australia. Il lancio del primo smartphone abilitato al 6G dovrebbe però avvenire con qualche anticipo: già nel 2029, secondo Neil Mawston, direttore esecutivo della società di ricerche di mercato Strategy Analytics.

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