L’UPI manda in pensione i bambini. D’ora in poi in servizio solo adulti

Chiara De Carli

22/02/2022

23/02/2022 - 08:57

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L’Ufficio prevenzione infortuni garantisce la sicurezza nell’attraversamento pedonale da oltre 70 anni.

L'UPI manda in pensione i bambini. D'ora in poi in servizio solo adulti

Cambio di rotta per l’Ufficio prevenzione infortuni (UPI). L’immagine di bambini che aiutano ad attraversare la strada loro coetanei sarà presto solo un ricordo. L’UPI ha deciso infatti di far ricoprire questo ruolo solamente agli adulti. Il motivo? Una responsabilità troppo alta, nonostante piccoli pattugliatrici e pattugliatori ricevano una formazione specifica.

Un compito eccessivo

In termini di sicurezza l’apporto dei sorveglianti è incontestato. Ma dei 4’800 addetti in Svizzera oltre 2’700 frequentano a loro volta la scuola. L’UPI ritiene quindi che questo compito vada oltre le loro capacità tanto più che non dispongono ancora di buona parte delle competenze necessarie per muoversi nel traffico in sicurezza. Questo è da ricondurre allo stadio dello sviluppo cognitivo che implica una assenza di percezione del pericolo. Non bisogna dimenticare poi il traffico sempre più intenso e complesso. A fronte di queste considerazioni, l’UPI chiede che il servizio dei pattugliatori venga affidato esclusivamente a persone adulte.

Infortuni casa-scuola

Ogni anno sulle strade svizzere 950 bambini sotto i 14 anni s’infortunano a piedi, in monopattino o in bici; il 40% sul tragitto casa-scuola. Complessivamente, 190 di loro subisce ferite gravi e sette perdono la vita. Una misura importante per evitare questi incidenti è il servizio garantito dai pattugliatori e dalle pattugliatrici scolastici che aiutano i bambini e le bambine più piccoli ad attraversare la strada soprattutto nei punti in cui l’infrastruttura non è ideale o la situazione del traffico si presenta complessa. Le segnalazioni dei pattugliatori e delle pattugliatrici devono essere rispettate.

Traffico e sicurezza

Sebbene le strade svizzere siano tra le più sicure al mondo, il margine di miglioramento per quanto riguarda l’infanzia è ancora molto ampio rispetto ai Paesi in testa alla classifica. Se si considerano i dati degli incidenti che coinvolgono un bambino, la Svizzera si inserisce soltanto a metà. Il servizio offerto dai pattugliatori e dalle pattugliatrici è solo una delle misure che potrebbero rendere le strade più sicure per i bambini. Altrettanto utili sarebbero un’infrastruttura a misura di bambino e velocità che tengano maggiormente conto della sicurezza. L’UPI si batte per l’introduzione sistematica dei 30 km/h negli abitati, un limite che permetterebbe di ridurre di almeno un terzo gli incidenti gravi.

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