Ormai è una tradizione: gli svizzeri festeggiano Pasqua in Ticino. Le voci degli enti turistici

Chiara De Carli

11/04/2022

12/04/2022 - 08:46

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Da Mendrisio ad Ascona albergatori, campeggiatori e ristoratori descrivono le vacanze pasquali all’insegna dei turisti provenienti soprattutto da Svizzera interna e Germania.

Ormai è una tradizione: gli svizzeri festeggiano Pasqua in Ticino. Le voci degli enti turistici

Temperature miti, lago, montagne. Il Ticino è sempre un luogo ideale per le vacanze pasquali e le code sulle autostrade parlano chiaro. L’esodo è già iniziato e agli automobilisti che si mettono in viaggio non rimane che armarsi di tanta pazienza. Perché la destinazione è quasi la stessa per tutti: il Ticino.
A giudicare dalle auto che sono in attesa di passare dal tunnel del Gottardo, le previsioni lasciano ben sperare per il turismo. «Le vacanze Pasquali in Ticino sono un rito» dice orgoglioso Fabio Bonetti, direttore dell’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli. E conferma: «l’esodo pasquale sul lago Maggiore è già iniziato da qualche giorno. Una tendenza ormai consolidata nel tempo: in Svizzera interna il venerdì prima della Settimana Santa è festa, un’occasione per iniziare in anticipo le vacanze».

Fabio Bonetti
Direttore Ascona-Locarno turismo

Albergatori ottimisti

Anche se per i dati ufficiali dobbiamo ancora attendere, gli albergatori per Pasqua si dicono positivi: «si aspettano il pienone, meteo permettendo. Iniziamo inoltre a vedere i turisti provenienti dall’estero: già da questa settimana sono apparse le prime auto targate Germania».

Vacanze di Pasqua in Ticino all’insegna del relax

«Lo svizzero tedesco viene per trascorrere le giornate primaverili, passeggiando sul lungolago, nella città di Ascona o nella parte vecchia di Locarno, giocano a golf e andando in bicicletta. Quest’anno ad Ascona è presente il “Boat Show”, esposizione di motoscafi che si svolge con il supporto patriziale e sempre di successo».

Il confronto con il 2021

«L’anno scorso anno è stato un anno eccezionale. Per quest’anno ci aspettiamo ancora una grande affluenza questo perché lavoriamo per l’85% con clientela svizzera tedesca e romanda. Attualmente la situazione geopolitica incerta porta il turista svizzero a scegliere mete vicine, tende quindi a non andare in posti lontani e a evitare di spostarsi con l’areo».

La durata media dei soggiorni

«Le prenotazioni generalmente sono per due o tre giorni, nei campeggi forse qualcosa in più. Buona parte dei turisti prende la via di casa il lunedì di Pasquetta, altri prolungano di qualche giorno per non incontrare traffico lungo la strada del ritorno».

Simone Patelli, direttore di Campofelice Camping Village

Anche sul fronte dei campeggi l’affluenza è incoraggiante. «Siamo soddisfatti – dichiara Simone Patelli, direttore di Campofelice Camping Village – Lo scorso fine settimana l’occupazione dei campeggi è stata all’80%. Certo, non stiamo lavorando a ritmi del 2021, ma siamo comunque contenti, c’è un ottimo tasso di occupazione». «I clienti sono principalmente svizzeri o germanici, il resto sono piccole cifre».

Simone Patelli
direttore Campofelice camping village

E se dovesse fare un confronto con l’anno scorso: «Nel 2021, quando abbiamo riaperto, tra telefono e mail, le richieste non avevano mai fine. Ora si percepisce un ritorno alla normalità con i turisti che trovano alternative diverse rispetto ai campeggi, oltre a un aumento della concorrenza estera. Nonostante ciò, chi si trova bene in Ticino vuole tornare».

Perché il Ticino attrae?

«Il Ticino attrae per via delle temperature più miti rispetto al resto della Svizzera, ma soprattutto per l’accoglienza del turista. Il nostro è un territorio che offre a 360 gradi diverse opportunità: montagna, laghi, attività all’aria aperta. Quest’anno ripartono anche gli eventi, un fattore trainante per la nostra zona».

Medrisiotto e Basso Ceresio

«Il Monte Generoso, la Valle di Muggio e il Monte San Giorgio con i suoi fossili e il parco archeologico» se dovesse scegliere, Nadia Lupi - direttrice dell’organizzazione Mendrisiotto e Basso Ceresio, indicherebbe queste come le mete più amate dai turisti che scelgono di visitare il Mendrisiotto. Anche da queste parti regna il buon umore: «Gli indici di occupazione registrati nel primo trimestre dell’anno sono stati molto alti. E anche in questi giorni si riscontra tanta gente sia nelle strutture che nei campeggi». Prospettive positive anche perché «La Pasqua che ci attende sarà migliore rispetto a quella di un anno fa, quando le discussioni vertevano su vaccinazioni e richieste di certificato. Ora la situazione è ben diversa, nonostante le persone mantengano comunque un atteggiamento prudente». Albergatori e ristoratori «sono contenti e molto positivi, staremo a vedere se questa percezione sarà confermata dall’atteggiamento d’acquisto».

Nadia Lupi
Fotografia di Jacques Perler

«La Pasqua rappresenta il primo momento dell’anno per venire in Ticino. Le escursioni, le gite in battello, la riapertura degli impianti di risalita come la ferrovia del Monte Generoso, la ripresa degli eventi: sono diversi i motivi che spingono le persone a scegliere la nostra regione».
(Fotografia di Jacques Perler)

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