Trimestrali Big Tech sotto le aspettative. L’unica a stupire è Meta

Chiara De Carli

03/02/2023

03/02/2023 - 11:53

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Per le Big Tech si conclude una stagione caratterizzata da utili contrastanti e da grandi ristrutturazioni.

Trimestrali Big Tech sotto le aspettative. L'unica a stupire è Meta

Trimestrali deludenti quelle pubblicate ieri sera dalle Big Tech statunitensi. Apple, Amazon e Alphabet hanno visto infatti calare i loro ricavi.

Il risultato negativo di Apple

Dopo 14 trimestri consecutivi in crescita, i risultati degli ultimi tre mesi del 2022 di Apple hanno segnato una flessione del 5,5% a 117,2 miliardi. Ben al di sotto dell’attesa perdita del 2%, prevista dagli analisti. In calo anche l’utile netto, sceso del 13,4% a 30 miliardi, con le vendite iPhone in diminuzione dell’8,2% a 65,8 miliardi.
Apple nel corso degli anni aveva abituato gli investitori a buoni risultati, ha subito una contrazione. Le cause sono da ricondurre ai problemi alle catene di approvvigionamento e soprattutto ai numerosi colli di bottiglia creati sulla produzione in Cina, nei siti produttivi ostaggio dalla politica zero Covid. Nel periodo natalizio, da sempre strategico per il colosso guidato dal ceo Tim Cook, sono stati registrati grandi ritardi nelle consegne dei nuovi iPhone, segnando di fatto i ricavi della società.

Alphabet: in calo la pubblicità su YouTube

Risultati al di sotto delle previsioni anche per la holding a cui fa capo Google. Il quarto trimestre si è concluso con ricavi per 76,05 miliardi di dollari, a fronte dei 76,2 stimasti dagli analisti. L’utile per azione si è attestato a 1,05 dollari, inferiore agli 1,18 dollari indicati dal consensus. Sono diminuite ancora le entrate pubblicitarie di YouTube, a 7,96 miliardi; attesi 8,25 miliardi. Il fatturato di Google Cloud è stato pari a 7,32 miliardi, contro i 7,43 miliardi previsti.

Amazon non convince

Per quanto riguarda Amazon, il quarto trimestre ha registrato un aumento dei ricavi del 9% a 149,2 miliardi di dollari, sopra le attese degli analisti, stimati 145 miliardi. Diminuisce l’utile netto di 0,3 miliardi a fronte dei 14,3 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. I risultati non hanno però convinto il mercato, poiché si tratta pur sempre del risultato di crescita più lento di sempre. Amazon ha poi dichiarato che le entrate nel primo trimestre saranno comprese tra i 121 miliardi e i 126 miliardi di dollari. A fronte dei 125,1 miliardi di dollari stimati dagli analisti di Refinitiv.
Nonostante i buoni risultati, le vendite nei segmenti online di Amazon sono diminuite del 2% su base annua. Conseguenza dell’aumento delle spese dei prezzi del gas e dei prodotti alimentari, che ha portato i consumatori a scegliere sempre meno i beni di lusso. Nel biennio precedente, inoltre, la pandemia aveva fatto registrare un boom di vendite, ora svanito poiché i consumatori sono tornati alle loro abitudini.
Il ceo Andy Jassy, successore di Jeff Bezos, al timone di Amazon dal luglio del 2021, ha dichiarato durante l’annuncio della trimestrale: “Stiamo lavorando molto duramente per ottimizzare i nostri costi e cercando di farlo allo stesso tempo senza rinunciare agli investimenti strategici a lungo termine che riteniamo possano cambiare in modo significativo le esperienze dei clienti e cambiare Amazon a lungo termine”.

Stupisce Meta

A cantare vittoria, invece, Meta che stupisce il mercato, consentendo di piazzare un balzo superiore al 20% dopo la pubblicazione di una trimestrale particolarmente buona. Mark Zucherberg, ceo di Meta, ha dichiarato che il colosso stia puntando sull’intelligenza artificiale. E il mercato ha percepito maggiore volontà e concretezza rispetto ai tempi lontani, quando il ceo raccontava del grande progetto del metaverso. Zuuckerberg ha definito il 2023 come l’anno dell’efficienza. «Stiamo lavorando per snellire la nostra struttura organizzativa e rimuovere alcuni livelli di middle management per rendere le decisioni più veloci, oltre a implementare strumenti di intelligenza artificiale per aiutare i nostri ingegneri a essere più produttivi». Anche se rimane il problema della pubblicità, anche qui in calo.
Nel quarto trimestre del 2022, i ricavi sono scesi del 4% a 32,2 miliardi, il terzo calo consecutivo. I livelli però hanno superato le aspettative del consensus. A incidere maggiormente, le entrate di Reality Labs, unità che progetta la realtà virtuale e aumentata, con 727 milioni di dollari di ricavi, a fronte degli 877 milioni dell’anno prima.
A pesare anche i 4,2 miliardi di dollari dovuti alla ristrutturazione, messa in atto con il consolidamento delle strutture, la riduzione dell’organico e l’eliminazione di diversi data center. La spesa di conto capitale è salita a 32 miliardi, dai 5,54 miliardi dell’anno scorso. Sul fronte degli utenti, c’è stata una crescita del 4% a 3,74 miliardi di unità. In particolare, l’app Facebook ha segnato un rialzo del 2% a 2,96 miliardi di utenti: 70 milioni in più rispetto a un anno fa. Infine, Meta ha annunciato un aumento del riacquisto delle proprie azioni di 40 miliardi di dollari.

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