Svizzera: strategia sviluppo sostenibile 2030, di cosa si tratta?

Claudia Mustillo

2 Luglio 2021 - 09:50

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La strategia per uno sviluppo sostenibile 2030 è stata adottata a fine giugno dal Consiglio federale. Questa mostra le priorità per l’Agenda 2030 in materia di sostenibilità.

La strategia per uno sviluppo sostenibile 2030 è stata adottata a fine giugno 2021 dal Consiglio Federale e mostra le priorità nell’Agenda 2030. La strategia è composta da 39 obiettivi, che corrispondono a una parte dei 169 sotto-obiettivi dell’Agenda 2030 adattati al contesto svizzero.

In generale all’interno della strategia vengono determinate le linee guida per la politica della Confederazione in materia di sostenibilità e viene individuato per l’appunto lo sviluppo sostenibile come un importante requisito per tutti gli ambiti politici della Svizzera.

La strategia ha un orizzonte temporale di 10 anni, a differenza dei quattro sino ad ora sempre adottati per le strategie precedenti.

Gli obiettivi della strategia per uno sviluppo sostenibile

La strategia si compone di 39 obiettivi, questi sono condensati in dieci sotto-temi suddivisi in tre ambiti prioritari:

  • Consumo e produzione sostenibile, tra cui troviamo la promozione di modelli di consumo sostenibili e l’accelerazione della transizione verso sistemi alimentari sostenibili in Svizzera;
  • Clima, energia e biodiversità, tra cui troviamo la riduzione delle emissioni di gas serra e la gestione degli effetti dei cambiamenti climatici, la riduzione del consumo di energia nonché l’utilizzo dell’energia in maniera più efficiente e lo sviluppo di energie rinnovabili e la promozione e il ripristino delle biodiversità;
  • Pari opportunità e coesione sociale, tra cui: incoraggiare l’autodeterminazione di ogni individuo, garantire la coesione sociale e garantire l’uguaglianza effettiva tra uomo e donna.

Gli sviluppi inerenti gli obiettivi vengono monitorati attraverso gli indicatori MONET 2030.

Quali sono i 23 indicatori?

  • Tasso di povertà;
  • Consumo di frutta e verdura;
  • Bilancio dell’azoto dell’agricoltura;
  • Anni potenziali di vita persi;
  • Istruzione di qualità;
  • Differenze salariali;
  • Violenza domestica
  • Nitrati nelle acque sotterranee;
  • Energie rinnovabili;
  • Produttività del lavoro;
  • Giovani che non lavorano e non studiano;
  • Intensità materiale;
  • Spese per la ricerca e lo sviluppo;
  • Ripartizione del reddito disponibile equivalente;
  • Importazioni esenti da dazio da Paesi in via di sviluppo;
  • Costi dell’abitazione;
  • Totale dei rifiuti urbani prodotti;
  • Emissioni di gas serra;
  • Carico di azoto esportato;
  • Impermeabilizzazione del suono;
  • Popolazione di uccelli nidificati;
  • Reati violenti;
  • Aiuto pubblico allo sviluppo.

Come si evince anche dall’elenco dei 23 indicatori, la strategia indica come la società civile, l’economia, il mercato finanziario, la formazione, la ricerca e l’innovazione possano far progredire lo sviluppo sostenibile. Gli indicatori infatti fanno riferimento a tematiche e ambiti dei diversi obiettivi da raggiungere per il 2030.

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