Il Consiglio nazionale ha stabilito che sesso senza consenso è stupro: il plauso di Amnesty International

Redazione

01/06/2023

01/06/2023 - 16:52

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La votazione rappresenta un passo importante nel contrastare la diffusa violenza sessuale in Svizzera.

Il Consiglio nazionale ha stabilito che sesso senza consenso è stupro: il plauso di Amnesty International

Passo avanti storico oggi per il Parlamento verso l’adozione della revisione del diritto penale in materia sessuale. Consiglio nazionale si è allineato agli Stati approvando - con 105 voti a 74 e 11 astensioni - che il sesso senza consenso è stupro.

Il commento

La notizia è stata subito commentata da Amnesty International Svizzera, attraverso la sua portavoce
Cyrielle Huguenot, responsabile dei diritti delle donne.
Il voto odierno rappresenta una vittoria storica non solo per coloro che hanno agito per arrivare fin qui, ma per tutte le vittime di violenza sessuale in Svizzera. La modifica, che verrà formalmente votata in parlamento il 16 giugno, segna la fine della definizione obsoleta di stupro che richiedeva l’uso della forza fisica, della minaccia o della coercizione e limitava le vittime alle sole donne. Ora la legge riconosce che ogni rapporto sessuale senza consenso è uno stupro”.

Svolta importante

La votazione rappresenta dunque un passo importante nel contrastare la diffusa violenza sessuale in Svizzera. "Sarà necessario fare di più per apportare cambiamenti istituzionali e sociali - ha aggiunto Cyrielle Huguenot -. Il parlamento ora deve agire per garantire che la formazione e la sensibilizzazione delle forze di polizia e delle autorità giudiziarie, nonché l’assistenza alle vittime, vengano rafforzate. Il consenso deve anche essere posto al centro dell’educazione sessuale.

Entità della pena

La Camera del popolo si è allineata a quella dei cantoni anche per quanto riguarda l’entità della pena: almeno un anno per il reato di violenza carnale con coazione. Unità di vedute fra le due Camere anche per quanto riguarda la questione dell’età della vittima per la prescrizione dei reati di aggressione sessuale, che è stata lasciata a 12 anni. In precedenza, il Nazionale aveva scelto di innalzare la soglia a 16 anni.
Il plenum ha anche abbracciato il punto di vista degli Stati sulla cosiddetta pornovendetta, nota anche come "revenge porn". Dovrà essere punibile solo la divulgazione di contenuti a carattere sessuale non pubblici. La maggioranza della commissione voleva estendere questo principio a tutti i contenuti seriamente compromettenti.
Il dossier torna agli Stati.

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