Mondiali Qatar 2022. La Svizzera batte la Serbia e passa agli ottavi

Matteo Casari

02/12/2022

03/12/2022 - 09:48

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Il passaggio agli ottavi vedrà opposti i giocatori della Corea del Sud al Brasile e il Portogallo alla Svizzera

Mondiali Qatar 2022. La Svizzera batte la Serbia e passa agli ottavi

La Svizzera e il Brasile passano insieme agli ottavi di finale dei Mondiali di Calcio 2022 in Qatar.
La terza giornata di partite del girone G ha visto esultare la nostra nazionale, superando per 3-2 il match di spareggio con la Serbia. A segnare le reti sono stati nel primo tempo 20’ Shaqiri, 26’ Mitrovic, 35’ Vlahovic, 44’ Embolo, mentre nel secondo tempo al 3’ Freuler.

La Svizzera chiude la classifica a sei punti in parità con il Brasile, che invece nello scontro con il Camerun hanno registrato una sconfitta per 1 a 0.
Ad essere eliminati dai Mondiali, dunque, sono i giocatori africani che si fermano a 4 punti, e i serbi che chiudono la classifica a un solo punto.
Il passaggio agli ottavi vedrà opposti i giocatori della Corea del Sud al Brasile e il Portogallo alla Svizzera.


Articolo pubblicato il 2 dicembre 2022

Questa sera alle 20, allo Stadium 974 di Ras Abu Aboud, è in programma la partita tra Serbia e Svizzera, per la terza e ultima partita della fase a gironi di questa Coppa del Mondo. Nonostante si tratti di un match della fase di qualificazione, per le due compagni in gara sarà come una finale, dato che lo scontro deciderà il loro destino in Qatar.
Gli elvetici hanno a disposizione due risultati su tre per passare il turno, ma dovrà vedersela con una Serbia ricca di talento e che partirà subito arrembante, essendo costretta a vincere per sperare di proseguire il suo cammino mondiale.

La situazione nel girone della Svizzera

La nostra nazionale si trova in una posizione di classifica confortevole entrando nell’ultima giornata, in un gruppo G che sin dall’inizio non appariva di certo semplice. Dopo aver trionfato per 1-0 nella sfida contratta contro il Camerun, per poi arrendersi contro il Brasile, sempre per 1-0, i rossocrociati si trovano al secondo posto in classifica a 3 punti e con una differenza reti perfettamente equilibrata.
La Serbia invece è momentaneamente ultima a quota 1 punto, dopo aver capitolato per 2-0 contro la Seleção e aver subito la rimonta dei leoni indomabili africani, in una partita che si è conclusa sul 3-3. La nazionale dell’ex Jugoslavia ha quindi la peggior differenza reti del gruppo a -2.
Il favoritissimo Brasile è primo a quota 6 e già certo del passaggio alla prossima fase, pur non essendo matematicamente sicuro della prima posizione. Due vittorie su due finora per la nazionale verdeoro, 2-0 rifilato alla Serbia e 1-0 contro la Svizzera, che valgono un’ottima differenza reti di +3.
Infine, il Camerun si trova a pari punti con la Serbia, a 1 punto, conquistato proprio contro le rivali aquile bianche, nel rocambolesco 3-3 della seconda giornata. Complice però la sconfitta per 1-0 nel primo match contro la Svizzera, i leoni indomabili sono attualmente terzi con una differenza reti di -1.

I criteri per la posizione in classifica

Secondo il regolamento del torneo, in caso di parità di punteggio tra più squadre alla fine della fase di qualificazione, il miglior piazzamento in classifica sarà determinato dai seguenti criteri, ordinati per importanza, dove in caso di parità di una di queste statistiche, sarà il criterio immediatamente successivo a determinare la posizione in classifica:

  1. Differenza reti
  2. Gol segnati
  3. Punti negli scontri diretti
  4. Differenza reti negli scontri diretti
  5. Gol segnati negli scontri diretti
  6. Fair play (minori cartellini ricevuti)
  7. Sorteggio

Chi passa e chi no nel gruppo G

Stando a questo regolamento, il Brasile, attualmente primo a 6 punti e con +3 di differenza reti, risulta già qualificato, con solo la Svizzera che può insediare il primo posto in caso di sconfitta della Seleção e passaggio avanti nel criterio della differenza reti.
La Svizzera si qualificherebbe certamente come seconda in caso di vittoria, con possibilità di arrivare prima. In caso di pareggio contro la Serbia, invece, i rossocrociati sarebbero eliminati solo in caso di vittoria del Camerun contro il Brasile, dove poi si andrebbe ad analizzare la differenza reti tra elvetici e leoni indomabili.
La Serbia si può qualificare esclusivamente battendo la Svizzera e migliorando la propria differenza reti nei confronti del Camerun, qualora questi ultimi dovessero vincere contro i brasiliani.
Il Camerun volerebbe agli ottavi in caso di vittoria contro il Brasile, di non vittoria della Svizzera, e di una migliore differenza reti degli elvetici e dei serbi, se a loro volta le aquile banche dovessero conquistare i tre punti.
Un intreccio di destini molto complesso, con gli equilibri che potranno cambiare innumerevoli volte durante il corso dei due match, proprio come si è visto ieri sera nel gruppo E.

La Svizzera si aggrappa alle sue certezze

Entrambe le compagini entrano in questa sfida decisiva con possibili assenze pesanti. Nella Svizzera è ancora in dubbio Xherdan Shaqiri, anche se nelle ultime ore filtra ottimismo per vedere il fantasista in forza nell’MLS in campo stasera. Lo stesso vale per il talentino Noah Okafor, che a causa degli infortuni non sta riuscendo finora a brillare e incidere dalla panchina in questo Mondiale.
Il CT Murat Yakin si affiderà certamente al 4-3-3 visto nei primi due match. Yann Sommer è intoccabile tra i pali, difesa a 4 con Akanji ed Elvedi centrali e sulla corsie laterali Widmer e Rodriguez. Le chiavi del centrocampo saranno affidate al capitano Granit Xhaka, che sarà affiancato verosimilmente da Freuler e Sow. Il tridente offensivo vedrà sicuramente al centro Breel Embolo, autore dell’unico gol elvetico, e a sinistra con tutta probabilità, si rivedrà Vargas. A completare il reparto si spera nel ritorno dal primo di Shaqiri, in caso contrario Yakin potrebbe schierare nuovamente Rieder, come nel caso della sconfitta contro il Brasile.
La Svizzera si è dimostrata la squadra solida che già conoscevamo, che può permettersi di contare su certezze in ogni reparto del campo. Tuttavia, la fase offensiva è apparsa un po’ troppo macchinosa e poco fluida, complice la statistica impietosa che recita un solo gol segnato in due partite.
Difficilmente però sarà questa la partita in cui si vedrà un esplosione offensiva elvetica, dato che è lecito aspettarsi un approccio cauto da parte dei rossocrociati, forti della consapevolezza che un pareggio può voler dire qualificazione. Tuttavia, nelle scorse giornate si è visto che i calcoli pre-gara contano poco, e che la miglior opzione per essere certi di passare il turno è crearsi da soli il proprio destino.

Come scenderà in campo la Serbia

I nostri avversari arrivano ugualmente a questa partita con qualche acciacco. Su tutti, vengono monitorate le condizioni di Dusan Vlahović, alla prese ormai da tempo con problemi di pubalgia. Il bomber in forza alla Juventus non ha ancora esordito dal primo minuto in questo mondiale, collezionando minuti solo alla prima contro il Brasile. Dopo un forfait iniziale è invece tornato regolarmente disponibile l’altro juventino Filip Kostić, già schierato titolare contro il Camerun.
Dragan Stojković schiererà nuovamente il 3-4-2-1, con possibilità di virare a un 3-4-1-2. In porta ci sarà Vanja Milinković-Savić, con la difesa a 3 davanti a lui composta da Veljković, Milenković e Pavlović. La prima linea di centrocampisti vedrà sulle fasce Kostić e Zivković, mentre al centro sarà guidata certamente da Lukić, con Sergej Milinković-Savić che potrà agire sia in mezzo al campo che sulla trequarti. In questa zona di campo ci sarà certamente Tadić, mentre in attacco è quasi certo del posto Mitrović. Se Stojković dovesse optare per l’attacco a due schiarando Vlahović e Mitrović dall’inizio, allora Milinković-Savić arretrerebbe in mediana, con Tadić unico trequartista. Se invece il CT deciderà di risparmiare un attaccante da lanciare a partita in corso, questo verrà sostituito da Gudelj o Maksimović, che prenderanno il loro posto in mediana, avanzando di conseguenza Milinković-Savić sulla linea dei trequartisti.
La Serbia, come recita la formazione, ha a disposizione più talento individuale rispetta alla nostra nazionale. Tuttavia, pur potendo contare sul sergente della Lazio, sugli juventini Kostić e Vlahović e sulla fantasia di Dusan Tadić, le aquile bianche sembrano incapaci di mescolare queste grandi qualità individuali, faticando a trovare un gioco fluido, continuo ed efficace.
Certamente Stojković catechizzerà i suoi a una partita offensiva e di pressing abbastanza intenso, essendo costretta a vincere e a dover contare sulla differenza reti.

Crediti foto: FIFA.com

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