Spendere meno per pagare meno: i premi delle casse malati arrivano alle urne

Sara Bracchetti

31 Gennaio 2024 - 12:23

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Il Consiglio federale ha reso noti i quattro oggetti che saranno sottoposti a votazione popolare il prossimo 9 giugno 2024.

Spendere meno per pagare meno: i premi delle casse malati arrivano alle urne

L’assicurazione sanitaria resta in cima alle preoccupazioni degli svizzeri. Gli incrementi cui la popolazione è costantemente sottoposta, sempre oggetto di discussione e spesso causa della piaga dell’indebitamento, specie fra i giovani, rendono la spesa per la salute un argomento anche della politica. E, il prossimo giugno, si arriverà alle urne: ben due dei quattro referendum in programma saranno dedicati a questa voce.

Il10% del reddito al massimo

Nella seduta di questa mattina, infatti, il Consiglio federale ha deciso di sottoporre alla votazione popolare del 9 giugno 2024 quattro questioni. Gli svizzeri saranno chiamati a dare la propria opinione su alcune proposte che hanno già animato i dibattiti. La prima iniziativa popolare si occuperà della percentuale del reddito da destinare al versamento. L’idea è che l’importo complessivo non debba superare la decima parte di quanto il cittadino possiede. Ecco dunque la cosiddetta "iniziativa per premi meno onerosi": «Al massimo il 10 per cento del reddito per i premi delle casse malati».

Una sanità più oculata nelle spese

La seconda iniziativa affronta invece il problema da un’altra prospettiva. L’obiettivo è infatti quello di ridurre i costi che poi si traducono in un aumento dei premi. Abbattendoli, non vi sarebbe più motivo di chiedere importi sempre maggiori agli svizzeri. La dicitura con cui arriverà alle urne è: «Per premi più bassi – Freno ai costi nel settore sanitario (Iniziativa per un freno ai costi)».

Per la libertà e l’integrità fisica

Il terzo punto si sofferma invece sulla questione del consenso. Secondo l’articolo 10 della Costituzione federale, «Gli interventi nell’integrità fisica o psichica di una persona necessitano del suo consenso. La persona interessata non può essere punita né subire pregiudizi sociali o professionali per aver rifiutato di dare il suo consenso». Ad esso fa riferimento l’iniziativa popolare «Per la libertà e l’integrità fisica».

Il futuro delle energie rinnovabili

In ultimo, si torna al problema dell’energia, con il suo doppio risvolto della sostenibilità e delle difficoltà di approvvigionamento. In entrambi i casi, la parola d’ordine è "rinnovabile". A essere sottoposta all’attenzione del pubblico sarà la legge federale del 29 settembre 2023 su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili: in esame la modifica della legge federale sull’energia e della legge sull’approvvigionamento elettrico.

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