A novembre cala l’indice dei prezzi alla produzione e all’importazione: l’inflazione sta mollando la presa?

Chiara De Carli

14 Dicembre 2022 - 10:10

condividi
Facebook
twitter whatsapp

Lo scorso mese sono diminuiti i prezzi in diversi settori come nella produzione di prodotti farmaceutici e di oli essenziali. Per contro sono aumentati i costi dell’importazione di vetro e carta.

A novembre cala l'indice dei prezzi alla produzione e all'importazione: l'inflazione sta mollando la presa?

A novembre l’indice totale dei prezzi alla produzione e all’importazione è diminuito dello 0,5% rispetto al mese precedente, portandosi a 109,2 punti (dicembre 2020 = 100). Vi è stata una diminuzione in particolare dei prezzi di prodotti farmaceutici e chimici come pure di quelli di petrolio greggio e gas naturale. I prezzi dei prodotti petroliferi, invece, sono rincarati. Dai dati diffusi questa mattina dall’Ufficio federale di statistica (Ust), si evince inoltre che rispetto a novembre 2021, il livello dei prezzi dell’offerta totale dei prodotti indigeni e importati è aumentato del 3,8%.

Prezzi alla produzione

La contrazione dell’indice dei prezzi alla produzione rispetto al mese precedente è dovuta soprattutto ai prezzi in diminuzione dei prodotti farmaceutici (-2,3% rispetto a ottobre). Si riscontrano prezzi in calo anche per oli essenziali (-5,8%), raccolta di rifiuti e riciclaggio (-5,3%), pitture, vernici, inchiostri da stampa e adesivi sintetici (-3,2%) nonché prodotti organici dell’industria chimica (-0,7%). Sono invece rincarati la carta e i prodotti cartacei (+4,1%), i prodotti in metalli non ferrosi (+3,3%) e i prodotti petroliferi (+1,3%).

Prezzi all’importazione

Rispetto ad ottobre 2022, l’indice dei prezzi all’importazione ha registrato prezzi più bassi soprattutto per petrolio greggio e gas naturale (-9,5%), prodotti chimici di base (-5,9%) e prodotti farmaceutici (-0,7%). Meno cari anche gli altri prodotti chimici (-5,6%), l’acciaio (-3,7%), il caffè verde (-10,1%) e l’acciaio lavorato (-2,9%). Hanno invece registrato un aumento i prezzi dei prodotti petroliferi (+5,3%), del vetro e dei prodotti in vetro (+18,2%). È stato riscontrato un aumento anche dei prezzi di carta e prodotti cartacei (+4,8%), computer (+2,4%), articoli in materie plastiche (+1,0) nonché metalli non ferrosi e prodotti relativi (+1,0%) e materiali da costruzione in terracotta (+8,3%).

Come vengono rilevati i prezzi

I prezzi dei prodotti indigeni sono rilevati per il mercato interno alla prima tappa di commercializzazione, ovveroal produttore o in fabbrica. Si tratta di prezzi franco fabbrica che non comprendono né l’imposta sul valore aggiunto, né le imposte sul consumo (ad es. sul tabacco, l’alcol o i prodotti petroliferi). Per le esportazioni, vengono rilevati i prezzi di vendita netti FOB (free on board) che, per definizione, non contengono l’imposta sul valore aggiunto. Per le importazioni, i prezzi sono rilevati al confine svizzero, senza l’imposta sul valore aggiunto né le imposte sul consumo né i dazi doganali. In generale, si rilevano i prezzi effettivi dei prodotti (prezzi di transazione) sul mercato al momento dell’ordinazione. Gli sconti vengono dedotti. I prezzi nelle valute corrispondenti sono convertiti in franchi svizzeri al tasso di cambio del primo giorno lavorativo del periodo di riferimento della rilevazione. Questo periodo è compreso tra il 1° e l’8 del mese e, in tal modo, è possibile calcolare e pubblicare i risultati del mese di riferimento durante il mese successivo.

Iscriviti alla newsletter

CAMBIO EURO/FRANCO SVIZZERO

-

-

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.