Petizione per cacciare l’amante di Putin dalla Svizzera: "Riunite Eva Braun al suo Hitler"

Laura Bordoli

23 Marzo 2022 - 11:58

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L’iniziativa è stata lanciata sul sito Change.org e, in poche ore, ha raggiunto la quota di 35mila firme prefissata dagli attivisti.

Petizione per cacciare l'amante di Putin dalla Svizzera: "Riunite Eva Braun al suo Hitler"

"Riunite Eva Braun al suo Hitler". È questa la descrizione di una petizione lanciata sulla piattaforma Change.org da un gruppo di attivisti svizzeri per chiedere alle autorità del Paese di espellere Alina Kabaeva, presunta amante del presidente russo Vladimir Putin.
Infatti la donna, secondo quanto riportato da vari media, sarebbe nascosta in uno chalet Svizzera con i quattro figli avuti dal leader del Cremlino.

La petizione

Nella petizione pubblicata su Change.org si accusa che "nonostante la guerra in corso, la Svizzera continua a ospitare un complice del regime di Putin". "L’opinione pubblica ha appena appreso che la figura politica e mediatica russa, ed ex atleta, Alina Kabaeva - si legge ancora - si sta nascondendo in conseguenza delle sanzioni imposte alla Federazione Russa nel suo Paese. È la moglie preferita del delirante dittatore e criminale di guerra che ha attaccato a tradimento l’Ucraina nelle ultime settimane. Allora perché ora, visto il volume delle sanzioni imposte alla Russia, si continua a ospitare lei e la sua famiglia, mentre Putin sta distruggendo la vita di milioni di persone?".

Chi è Alina Kabaeva

Nata nel 1983 a Tashkent, capitale dell’Uzbekistan, Alina Maratovna Kabaeva è una delle più grandi atlete della ginnastica ritmica russa, con un oro olimpico e due campionati mondiali, ex modella e adesso tra le donne più potenti in patria.
Secondo alcune testate, la relazione tra i due risalirebbe al 2008 quando Putin era ancora sposato con Lyudmila Skrebneva. Il presidente russo e la donna erano stati visti insieme in numerose occasioni.
Kabaeva è stata inoltre parlamentare e dal 2007 al 2014 ha rappresentato il partito Russia Unita alla Duma di Stato. Attualmente è presidente del cda del National Media Group, gruppo di media che controlla diverse testate e canali televisivi.
Ed è anche una delle donne russe più pagate di tutti i tempi. Nel 2009 per esempio, ha guadagnato quasi 13 milioni di rubli, nel 2011 11,5 milioni. Possiede anche diversi appezzamenti di terreno e appartamenti.

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