Nancy Pelosi in visita a Taiwan. Cresce la tensione tra Usa e Cina

Chiara De Carli

02/08/2022

03/08/2022 - 11:54

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Pechino ha posizionato sul confine con l’isola aerei e navi da guerra.

Nancy Pelosi in visita a Taiwan. Cresce la tensione tra Usa e Cina

Alle 22.20 ora locale (16.43, in Svizzera) l’aereo della Us Air Force usato dalla speaker della Camera americana Nancy Pelosi è appena atterrato a Taipei. Intanto i media ufficiali cinesi, avvertono che un numero non precisato di jet Su-35 fighter dell’Esercito popolare di liberazione (Pla) "stanno attraversando lo Stretto di Taiwan".
Dopo essere atterrata al Taipei Songshan Airport, Pelosi è scesa dalla scaletta del Boeing C-40C della Us Air Force ed è stata accolta dal ministro degli Esteri taiwanese Joseph Wu, secondo la diretta streaming voluta dallo stesso ministero.

La risposta dell’ambasciatore cinese

«Una visita del genere è molto pericolosa e molto provocatoria», aveva detto l’ambasciatore cinese delle Nazioni Unite, Zhang Jung. Sottolineando che i rapporti tra Cina e Usa si incrinerebbero. L’ultima volta in cui uno speaker della Camera degli Stati Uniti si recò a Taiwan risale al 1997, quando in carica vi era Newt Gingrich. Un «errore» per Zhang, che non rende legittimo quello successivo.

Le motivazioni della visita

La protesta di Pechino contro la visita della speaker della Camera dei rappresentanti Nancy Pelosi a Taiwan, prevista per questa sera alle 22.20, ora locale, si fa sempre più accesa. Sarebbe la prima volta, dopo decenni, che un funzionario degli Stati Uniti si reca sull’isola.
La motivazione alla base della visita, secondo una fonte dall’agenzia di stampa Reuters, sarebbe la predisposizione di alcuni aerei da guerra cinesi sulla linea mediana dello Stretto di Taiwan, nel Mare Cinese meridionale. Pechino parla di un’esercitazione, ma per il governo di Taipei si tratta piuttosto di un’azione al limite della provocazione. Poiché, non lontano dal confine, sono state schierate anche delle navi da guerra.

La visita di Pelosi a Taiwan: una provocazione per la Cina

Mosse che arrivano dopo che il portavoce del ministro degli Esteri, Zhao Lijan, aveva avvertito: le Forze armate cinesi «non staranno a guardare», assicurando che la Cina è pronta a prendere delle contromisure severe a difesa della sovranità e integrità territoriale.

Visita non ancora confermata

La visita di Pelosi a Taiwan, si inserisce nell’ambito di un viaggio del Congresso in quattro Paesi asiatici, e tuttavia non è ancora stata confermata. Da fonti non ufficiali sembrerebbe che la diplomazia stia lavorando per informare il governo cinese sugli eventuali spostamenti della speaker della Camera, al fine di evitare pericolosi fraintendimenti.
Ieri, a Washington, il portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale, John Kirby ha ribadito che «Niente è cambiato nella politica degli Stati Uniti» verso Taiwan, «non ne sosteniamo l’indipendenza», ha ribadito. Aggiungendo che Pelosi «ha il diritto di andare a Taiwan, in quanto la Camera è un ramo indipendente» dai poteri negli Stati Uniti. Ha insistito poi sul fatto che «Ci sono stati speaker e rappresentanti del Congresso che hanno visitato Taiwan nel passato» e rimarcando: Pechino «non usi una visita per alzare il livello di tensione».

Blocco dell’import

Pechino, in tutta risposta, oltre al dispiegamento dell’esercito, nella notte ha provveduto a sospendere l’import di beni alimentari da oltre 180 imprese a Taiwan. “Un duro colpo” per l’industria alimentare locale, a detta dei media di Taipei.

Taipei prende posizione

Dalla capitale dell’isola, nel frattempo, il ministero della Difesa ha rilasciato una nota stampa, in cui ha dichiarato che il suo esercito è “determinato, capace e fiducioso”, pronto a proteggere Taiwan dalle crescenti minacce della Cina, per possibile visita sull’isola di Pelosi.

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