Mendrisio rende omaggio alla senatrice Liliana Segre. Nel 1943 fu respinta al confine: con la famigia fu deportata ad Auschwitz

Redazione

22/11/2023

22/11/2023 - 18:24

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La cerimonia è fissata per il 2 dicembre alle 16:30 nella sala del cinema Plaza alla presenza del Municipio di Mendrisio.

Mendrisio rende omaggio alla senatrice Liliana Segre. Nel 1943 fu respinta al confine: con la famigia fu deportata ad Auschwitz

Era il lontano 8 dicembre 1943 quando la senatrice a vita italiana Liliana Segre, allora tredicenne, giunse alla frontiera di Arzo, insieme al padre Alberto e a due anziani cugini in fuga dalle persecuzioni nazifasciste contro gli ebrei, per cercare di varcare il confine elvetico.
L’esito fu notoriamente negativo e il respingimento dei quattro profughi costò loro la cattura in Italia e la deportazione ad Auschwitz, da dove soltanto la giovane Liliana tornò superstite.
A distanza di ottant’anni da questi dolorosi fatti che toccarono il territorio oggi facente parte della Città di Mendrisio, il Municipio ha deciso di conferire alla senatrice Segre una distinzione comunale straordinaria quale atto simbolico commemorativo e di profondo obbligo morale nei suoi confronti, anche in virtù del suo instancabile impegno politico e civile nel testimoniare attivamente la Shoah, a difesa della libertà e contro ogni discriminazione.

Per non dimenticare

Nel contempo si desidera sottolineare il prezioso valore educativo della memoria per i cittadini del presente e del futuro, affinché taluni eventi storici non debbano mai cadere nell’oblio.
A ricevere la distinzione in rappresentanza della senatrice, sarà il figlio avv. Luciano Belli Paci che giungerà a Mendrisio il 2 dicembre per la cerimonia ufficiale che si svolgerà alle 16:30 presso la sala del cinema Plaza alla presenza del Municipio di Mendrisio e delle autorità cantonali e consolari.
Seguirà la proiezione del documentario “Arzo 1943”, una produzione di Storie della RSI Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, del regista Ruben Rossello il quale, con la consulenza dello storico Adriano Bazzocco, ha condotto un’indagine sui fatti di quel lontano autunno quando, accanto alla gioia di migliaia di ebrei italiani accolti alla frontiera svizzera, ci fu anche la tragedia di chi fu resipnto.

L’aiuto della gente

Sarà l’occasione per ricordare anche l’impegno della popolazione del Mendrisiotto che si adoperò per accogliere e proteggere chi scappava dall’Italia in quei tragici momenti.
La cerimonia è pubblica e i posti sono prenotabili gratuitamente sulla piattaforma: https://prenota.mendrisio.ch/ Al termine della cerimonia sarà offerto un rinfresco.
L’iniziativa di Mendrisio si affianca al programma dei comuni italiani di Clivio, Saltrio e Viggiù i quali, su iniziativa dell’Associazione Amici del Monte Orsa, commemoreranno gli stessi fatti con la proiezione del documentario RSI e con un’escursione, l’8 dicembre, sul “Sentiero del Silenzio” che da Viggiù porta al confine italo-svizzero.

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