La Posta archivia la pandemia. Il bilancio 2021 chiude a 457 milioni di franchi

Chiara De Carli

10 Marzo 2022 - 14:55

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Positivo il bilancio del primo anno della nuova strategia 2021-2025.

La Posta archivia la pandemia. Il bilancio 2021 chiude a 457 milioni di franchi

La Posta chiude il 2021 con un utile di 457 milioni di franchi. Dopo aver affrontato le conseguenze finanziarie della pandemia, l’azienda ha comunicato di essersi ripresa in un tempo più rapido del previsto il che ha permesso di aggiungere al bilancio annuale ben 279 milioni di franchi in più rispetto al 2020. L’anno scorso per la Posta è stato un anno da record in tutti i sensi. Oltre ad aver consegnato 202,1 milioni di pacchi, ha registrato una buona performance anche in ambito finanziario. Nel 2021, il risultato d’esercizio (EBIT) ha registrato 515 milioni di franchi, in crescita di 257 milioni su base annua. Confrontando i volumi con il 2019, periodo pre-Covid, si nota che il risultato d’esercizio è salito di 65 milioni di franchi.

«Sono molto soddisfatto del primo anno del nuovo periodo strategico. - ha commenta il direttore generale della Posta, Roberto Cirillo - Oltre ad accorpare con successo la logistica pacchi e lettere abbiamo acquisito e consolidato importanti competenze digitali da mettere al servizio di PMI, autorità e settore sanitario. Inoltre abbiamo mantenuto la promessa di stabilizzare intorno a 800 il numero di filiali. E per la quinta volta consecutiva siamo stati eletti “migliore Posta del mondo”. La strada imboccata è quella giusta e l’ottimo risultato finanziario che abbiamo raggiunto è un’ulteriore conferma in tal senso».

Impatto della pandemia

Nel 2021, la Posta è riuscita ad attenuare gli effetti economici dell’emergenza sanitaria. Flessibilità e sviluppi aziendali hanno contribuito a raggiungere il risultato. Per quanto riguarda il settore “Servizi di mobilità” (AutoPostale / Post Company Cars) l’anno ha chiuso con un risultato di 18 milioni di franchi, cresciuto di 81 milioni di franchi rispetto al 2020, anche grazie agli indennizzi che Confederazione e Cantoni verseranno ad AutoPostale per le perdite registrate a causa del Covid. Nell’anno in esame anche RetePostale è riuscita a migliorare di 33 milioni di franchi il risultato d’esercizio del 2020 (EBIT 2021: −68 milioni). Nonostante anche nell’ultimo anno le operazioni effettuate nelle filiali si siano mantenute in calo, grazie ad adeguamenti mirati della rete e ad aumenti dell’efficienza, l’unità RetePostale ha ampiamente compensato l’ulteriore arretramento delle attività allo sportello.

Pacchetti finanziari e bancari

Per PostFinance il risultato d’esercizio ammonta a 272 milioni di franchi, 110 milioni in più dell’anno precedente. Nel 2021 il gruppo ha introdotto la nuova PostFinance App e ha lanciato insieme a Swissquote l’app Yuh per il digital banking. Presupposti strategici e nuovi pacchetti bancari introdotti a luglio 2021 hanno incrementato il risultato da operazioni in commissione e da prestazioni di servizio. Positivo anche l’andamento del trading, meno brillante, invece, quello dei proventi da interessi su immobilizzazioni finanziarie in costante calo per via delle condizioni del mercato. Nonostante l’intensificazione delle attività sul mercato interbancario e il rincaro delle commissioni sull’avere disponibile, PostFinance non è riuscita a compensare interamente questa flessione.

Più pacchi, più investimenti

465 milioni di franchi (−5 milioni rispetto al 2020) per il settore logistico. Boom di e-commerce e lockdown di inizio 2021 hanno favorito un nuovo aumento, di quasi il 10%, del volume dei pacchi. I ricavi dei “Servizi logistici” sono aumentati di 127 milioni di franchi. Più pacchi significano, però, anche costi più elevati dovuti a personale, trasporti e necessità di investimenti cospicui nell’infrastruttura. Di conseguenza i costi d’esercizio sono anche aumentati di 132 milioni di franchi rispetto al 2020. Un volume compensato grazie alla crescita avuta nel comparto pacchi, per le acquisizioni e gestione oculata dei costi.

Pressione sul core business

Anno positivo, ma le sfide rimangono sempre uguali. Per il core business rimangono aperti diversi punti: tassi d’interesse negativi per PostFinance, calo delle operazioni allo sportello, flessione del volume delle lettere (-3% nel 2021), incremento del volume dei pacchi. Inoltre, entro il 2030, nel settore logistico, sono previsti investimenti per un totale di circa 1,5 miliardi di franchi. La Posta intende crescere ulteriormente in modo mirato nel suo core business e digitalizzarsi per sopravvivere sul mercato.

Modello svizzero una garanzia

L’anno scorso, è stato inaugurato un nuovo periodo strategico 2021-2025. E alcuni degli obiettivi sono già stati raggiunti. In modo particolare sono state apportate modifiche organizzative, accorpando i settori lettere e pacchi. Ha aperto la rete di filiali gestite in proprio ai primi operatori terzi, stabilizzando intorno a 800 il numero delle sedi e, contestualmente, ha sviluppato e consolidato le proprie offerte digitali.

«L’economia elvetica - precisa Christian Levrat, ai vertici del gruppo da dicembre 2021 - ha bisogno di infrastrutture di prim’ordine per continuare a crescere con successo su tutta la linea. Intensificando il processo di digitalizzazione e migliorando il collegamento al commercio online internazionale, la Posta renderà possibile tutto questo. La strategia che abbiamo delineato è la via giusta per raggiungere quest’obiettivo».

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