Lievitano i costi degli affitti: in Ticino prezzi su del 2%. Peggio nei Grigioni: qui il rincaro sfiora il 7%

Chiara De Carli

10/01/2023

19/01/2023 - 01:53

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Per la prima volta in 14 anni, in 365 giorni i prezzi non sono mai scesi. In nessun cantone.

Lievitano i costi degli affitti: in Ticino prezzi su del 2%. Peggio nei Grigioni: qui il rincaro sfiora il 7%

Se dovessimo riassumere in una parola sola il 2022 potremmo scegliere il termine “rincaro”. Il fenomeno si è registrato nella grande maggioranza dei settori e il ramo degli affitti non ha fatto eccezione. A livello nazionale, in tutti i cantoni e le città prese in considerazione dall’indice degli affitti di Homegate, i canoni di locazione non hanno fatto altro che aumentare. Nell’anno che si è appena concluso, in media, gli affitti offerti in Svizzera sono aumentati del 2,8%, un dato superiore a qualsiasi altro anno precedente dall’inizio dell’indagine, avvenuta nel 2009. Questo forte aumento è il risultato di una crescente carenza nel mercato degli alloggi in affitto, unita all’aumento dei costi di riscaldamento e delle spese di servizio. Rispetto al mese precedente, l’indice è aumentato di 0,2 punti a dicembre e si attesta ora a 119,6 punti (più 0,2%).

I prezzi non sono mai scesi

L’Indice, elaborato in collaborazione con la Zürcher Kantonalbank, misura la variazione mensile dei canoni di locazione dopo l’aggiustamento per i fattori qualificanti per gli appartamenti che vengono affittati o riaffittati sulla base delle attuali offerte di mercato. E per l’anno appena concluso ha riscontrato un’altra caratteristica che non si vedeva da 14 anni: in nessun cantone i canoni di locazione offerti sono diminuiti nel corso dell’intero anno.
Anche nei cantoni del Vallese (4%), del Ticino (2%) e del Giura (1,8%), dove la ricerca di nuovi inquilini è stata spesso più esitante negli ultimi anni, gli affitti offerti sono aumentati significativamente. Lo stesso vale per i cantoni di Argovia (2,8%), Turgovia (2,7%) e Soletta (1,7%), che in precedenza avevano registrato un calo degli affitti richiesti a causa dell’elevato tasso di posti vacanti.
Il rincaro più marcato è stato registrato nel cantone dei Grigioni, con un aumento del 6,7%. Qui a incidere non solo il ritorno alla normalità, con l’aumento della richiesta di appartamenti per le vacanze, ma anche la possibilità di lavorare a distanza, anche dalle regioni montane, come appunto i Grigioni.

Torna a crescere la domanda per i centri urbani

Con la pandemia da coronavirus era cresciuta la domanda di case unifamiliari in centri rurali, lontano dal traffico e dal caos. Stando all’indice di Homegate il 2022 ha mostrato una controtendenza. Molte città stanno facendo i conti con l’impossibilità di soddisfare la richiesta di alloggi urbani.
Di conseguenza, gli affitti offerti continuano ad aumentare sensibilmente, con le città di Zurigo (6,2%) e Lugano (5,3%), nonché Basilea e Lucerna (3,7% ciascuna) che registrano gli aumenti più elevati nel 2022.

Situazione in Ticino

In Ticino gli appartamenti sfitti sono ancora più di 6000. Ce lo aveva raccontato quale tempo fa Giuseppe Arrigoni della Svit, confermando che la disponibilità era diminuita grazie all’accoglienza dei richiedenti asilo che in tutto il cantone sono circa 600.

Prospettive per il 2023

Ma che dire dell’andamento degli affitti offerti nel nuovo anno? Dato il calo generale dell’edilizia e la stabilità dell’immigrazione netta, è possibile che gli affitti continuino a crescere. Mentre qualche anno fa c’era il rischio di un eccesso di offerta sul mercato degli affitti, attualmente l’offerta non riesce a soddisfare la domanda, soprattutto nelle aree urbane. Finché questa situazione persiste, gli affitti non scenderanno.

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