La giornata dell’infermiere: in Svizzera un lavoratore su due del settore vuole cambiare lavoro

Claudia Mustillo

12 Maggio 2021 - 15:13

condividi
Facebook
twitter whatsapp

Il 12 maggio ricorre la giornata internazionale dell’infermiere, l’obiettivo è quello di valorizzare il contributo degli infermieri nella società. I dati, però, sono allarmanti: ogni anno circa 2 mila infermieri abbandonano la professione.

Oggi ricorre la giornata internazionale dell’infermiere, una giornata internazionale celebrata in tutto il mondo il 12 maggio di ogni anno. L’obiettivo è quello di valorizzare il contributo degli infermieri nella società. Eroi silenziosi che ogni giorno, da sempre e in condizione di forte stress e pressione da più di 12 mesi ormai, combattono nelle corsie degli ospedali per aiutare i pazienti. Nel mondo sono circa 3 mila gli infermieri morti a causa della Covid.

Con un Tweet Alain Berset ha lodato, in occasione della giornata internazionale dell’infermiere, il lavoro ammirevole svolto da sempre e in modo particolare nell’ultimo anno negli ospedali, nelle case di cura per anziani e a domicilio. Ha concluso il suo messaggio su Twitter sottolineando come gli infermieri si occupino della società e meritino la gratitudine di tutti.

In tutto il mondo sono emerse le contraddizioni interne al sistema sanitario, che punta molto sui profitti e poco sulle persone. Turni di lavoro massacranti, stipendi bassi e poca attenzione al paziente a causa delle carenze nell’organico, questi sono alcuni dei motivi che molto spesso spingono gli infermieri a lasciare la professione.

Sono moltissime le associazioni nazionali professionali che denunciano problemi di salute da parte del personale sanitario, dalla depressione ai disturbi del sonno, problematiche sicuramente legate alle condizioni di lavoro fortemente stressanti.

In Svizzera ogni anno più di 2 mila infermieri abbandonano la professione

Un lavoratore su due nel settore delle cure afferma di voler cambiare mestiere prima del pensionamento, è quanto emerge in un sondaggio del sindacato Unia svolto nel 2019. Già prima della pandemia da Covid-19 il settore delle cure era in forte pressione. In Svizzera si stima che ogni anno 2 400 infermieri abbandonano la professione, molto spesso prima di raggiungere i 35 anni di età. Il timore di un esodo dei professionisti del settore è concreto : secondo l’ASI, entro il 2030 mancheranno 65’000 infermieri rispetto al fabbisogno.

Le richieste dei professionisti sanitari

Le richieste portati avanti dai professionisti del settore riguardano sicuramente una protezione della saluta anche post-pandemia; un aumento dell’organico per garantire un rapporto tra personale e pazienti giusto ed equilibrato in modo da poter dare la giusta attenzione ai pazienti; un aumento dei salari in relazione alle responsabilità del personale.

Nel 2015 Margaret Chan, allora direttrice generale dell’Organizzazione Mondiale della sanità, aveva dichiarato:

"Chi salva una vita umana è un eroe; chi salva cento vite umane è un’infermiera, probabilmente stressata e sottopagata"

Iscriviti alla newsletter