L’antitrust tedesca indaga sui prezzi di carburante e cibo: «Puniremo ogni abuso»

Sara Bracchetti

30/08/2022

30/08/2022 - 14:14

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L’autorità garante della concorrenza prova a rassicurare i cittadini, che da giovedì non potranno più beneficiare degli sconti. Il rischio è che il ritorno a tariffe normali conduca le pompe a fare cartello illegale. Sotto osservazione anche i generi alimentari.

L'antitrust tedesca indaga sui prezzi di carburante e cibo: «Puniremo ogni abuso»

Prezzi dei carburanti sotto la lente dell’antitrust tedesco, che ha deciso di tenere d’occhio con maggiore attenzione l’andamento delle tariffe a partire dall’1 settembre, quando non sarà più in vigore lo sconto concesso dal governo ai cittadini a partire dal primo giugno. «Continueremo a controllare la situazione da vicino e a fornire informazioni sull’evoluzione dei prezzi e su ciò che accadrà quando si tornerà alla normalità», ha dichiarato poco fa il presidente dell’autorità garante della concorrenza, Andreas Mundt.

Alimenti sempre più cari: l’inflazione sfiora l’8%

Sotto osservazione anche i prezzi degli alimenti, a causa delle numerose lamentele ricevute. In agosto, del resto, l’inflazione ha raggiunto livelli esorbitanti, sfiorando la soglia del +8% rispetto a un anno fa e +0,5% rispetto al mese scorso. A luglio, infatti, l’inflazione era stimata intorno al 7,5%. Questi, almeno, i calcoli dell’Ufficio federale di statistica, effettuati sulla base dei dati preliminari.

Monitorati 15mila distributori

Un monitoraggio dunque che intende proseguire e anzi incrementare il proprio interesse intorno ai distributori di carburanti. Circa 15mila quelli che sono stati tenuti sotto osservazione a partire da marzo, quando la guerra in Ucraina ha destabilizzato i mercati. Al proposito, l’antitrust ha anche avviato un’indagine dalle raffinerie alle pompe. «Finora, si sa troppo poco su ciò che effettivamente accade tra l’acquisto di petrolio greggio e la vendita alla stazione di servizio», ha spiegato Mundt, annunciando che i primi esiti saranno presentati in autunno.

Addio agli sconti da 35 e 17 centesimi

Trentacinque centesimi in meno per la benzina, 17 per il diesel: ma solo fino a mercoledì sera. Giovedì gli automobilisti tedeschi si troveranno a sborsare cifre più importanti di quelle cui sono stati abituati quest’estate; ma già negli scorsi giorni qualche effetto negativo pare si sia sentito. Parte della colpa è anche dovuta al basso livello del Reno, che ha inciso sui costi di trasporto e, da qui, sul prezzo finale.

Lotta alla violazione delle leggi antitrust

Complice ancora una volta l’inflazione, che nelle parole di Mundt ha messo duramente alla prova i consumatori. Quello che bisogna evitare adesso è però che le imprese se ne approfittino, scaricando sui cittadini costi ingiusti allo scopo di aumentare i profitti, in aperta violazione delle leggi antitrust. «Stiamo quindi esaminando la realtà da vicino: intraprenderemo azioni coerenti contro accordi illegali e abusi del potere di mercato», ha promesso.

Le previsioni dell’associazione automobilisti

Secondo l’associazione degli automobilisti tedeschi (Adac), gli aumenti non dovrebbero però verificarsi nell’immediato. Le stazioni di rifornimento avrebbero infatti ancora scorte sufficienti di carburante, acquistato quando l’agevolazione era in vigore, per garantire prezzi contenuti per qualche tempo.

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