La vicenda italiana rischia ora di avere ripercussioni al livello internazionali.
Il Parlamento europeo ha censurato il governo italiano per la circolare del ministro Matteo Piantedosi che aveva bloccato le registrazioni all’anagrafe dei figli di coppie gay. L’emendamento di censura è stato presentato dai liberali di Renew Europe ed è stato votato da Socialisti e Democratici, Verdi e dalla Sinistra. La delegazione italiana di Fi, Fdi e Lega ha votato contro l’emendamento, mostrando unità a Roma e Bruxelles.
Le reazioni
Il centrodestra italiano ha criticato il voto del Parlamento europeo, mentre le opposizioni hanno chiesto al governo di Giorgia Meloni di ritirare la circolare. Alcuni esponenti del centrodestra italiano hanno accusato l’Eurocamera di voler sdoganare "la maternità surrogata". Il vice premier italiano Antonio Tajani e il capogruppo dei Conservatori Nicola Procaccini hanno ricordato che c’è una legge italiana che vieta le trascrizioni dei certificati di nascita esteri di coppie omogenitoriali, confermata dalla Cassazione.
Possibili scenari
Lo scontro interno italiano potrebbe diventare un problema di portata europea, data l’impossibilità per i sindaci delle città italiane di registrare i certificati di nascita di cittadini stranieri se presentati da coppie dello stesso sesso. Il sindaco di Milano Beppe Sala ha chiesto all’Europa il sostegno nella battaglia per i diritti della comunità LGBT. A Euronews, Sala aveva spiegato: "Io e alcuni altri sindaci italiani stiamo combattendo questa battaglia perché sappiamo che questa è la legge, ma allo stesso tempo i nostri cittadini ci chiedono di fare queste registrazioni per dare i diritti ai loro figli".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Iscriviti alla newsletter
