ITALIA La vittoria di Giorgia Meloni e la reazione dei mercati. Da Francoforte e Washington i primi moniti su economia e diritti

Chiara De Carli

27/09/2022

27/09/2022 - 10:41

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Secondo gli esperti, i mercati sono in attesa dei prossimi sviluppi. Per il momento, complice l’ampia maggioranza ottenuta, gli investitori sembrano essere incoraggiati dalla stabilità del governo.

ITALIA La vittoria di Giorgia Meloni e la reazione dei mercati. Da Francoforte e Washington i primi moniti su economia e diritti

Con 235 deputati su 400 alla Camera e 115 senatori su 200 a Palazzo Madama, il centrodestra italiano potrà contare su una maggioranza solida. E salvo sorprese, Giorgia Meloni, in quanto leader di Fratelli d’Italia, il partito che con più del 26% dei consensi ha vinto le elezioni, sarà il primo presidente del Consiglio donna nella storia d’Italia.
Dopo l’euforia del momento, il nuovo governo sarà chiamato a lavorare fin da subito durante: crisi energetica, inflazione crescente, guerra in Ucraina e debito pubblico sempre più alto, richiedono delle misure sempre più urgenti.

Come hanno reagito i mercati?

Nella giornata di ieri, molti hanno da subito guardato alla reazione dei mercati, che per quanto ci si potesse aspettare, hanno risposto in modo neutro. Già dai primi scambi, infatti, l’indice FTSE MIB della Borsa di Milano apriva sopra la soglia di parità, avanzando in terreno positivo per tutta la seduta. Andamento confermato anche questa mattina: alle 9.18 aveva già guadagnato lo 0,71% a 21,354.00 punti, raggiungendo dopo circa un’ora l’1,09% a 21.438,00 punti. In netta ripresa, in confronto al tonfo registrato alla fine della settimana scorsa, il 23 settembre.
Con l’ampia maggioranza ottenuta dal partito di Giorgia Meloni, dunque, la prospettiva di un governo stabile lancia un segnale di incoraggiamento ai mercati, spiega Pierpaolo Benigno, economista alla Luiss di Roma a Euronews.

"La buona notizia è che l’esito delle elezioni è stato molto chiaro e che c’è un governo, che ha un’ampia maggioranza e che sarà un governo stabile. I mercati non amano l’incertezza e in questo caso l’incertezza è stata risolta, quindi questa è una buona notizia per il mercato. Abbiamo visto che nell’apertura mattutina il mercato è stato più o meno neutrale, un po’ di aumento dei futures sul mercato azionario, lo spread (il benchmark Italia-Germania) è salito ma non così tanto".

Moniti da Washington e Francoforte

Intanto non sono mancati messaggi di monito da parte di Washington e Francoforte. Da oltre oceano è arrivato il tweet del segretario di Stato americano, Antony Blinken, che ha cinguettato:

“Siamo ansiosi di lavorare con il governo italiano sui nostri obiettivi condivisi: sostenere un’Ucraina libera e indipendente, rispettare i diritti umani e costruire un futuro economico sostenibile. L’Italia è un alleato fondamentale, una democrazia forte e un partner prezioso”.

Nel suo messaggio, Blinken, sembra abbia voluto ricordare a Giorgia Meloni quali sono gli obiettivi condivisi da Usa e Italia e a cui le due nazioni stanno lavorando insieme.

Dalla Banca centrale europea (Bce), la presidente, Christine Lagarde , ha voluto sottolineare che lo scudo anti-spread, entrerà in funzione solo per i Paesi che seguiranno i quattro criteri stabiliti: “rispetto delle regole di bilancio Ue, assenza di gravi squilibri macroeconomici, sostenibilità del bilancio e politiche macroeconomiche solide e sostenibili”.
Sul fronte dell’Unione europea (Ue), Ursula von der Leyen, si era espressa prima del voto di domenica: “Vedremo i risultati delle elezioni. Il mio approccio è che qualunque governo democratico voglia lavorare con noi, ci lavoriamo insieme. Ma se le cose vanno in una direzione difficile – ho parlato del caso di Polonia e Ungheria – abbiamo gli strumenti”.

Finanziamenti del Recovery Plan

Ora starà al nuovo governo scegliere cosa fare, considerando che l’italia ha ottenuto una tranche di 191,5 miliardi di euro, la fetta più importante dell’intero pacchetto comunitario da 750 miliardi. Finanziamenti che sono vincolati a degli obiettivi da rispettare, necessari all’erogazione effettiva delle risorse.

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