Crescono di nuovo i casi e le ospedalizzazioni dovute al COVID-19 in Svizzera. Si stima che potrebbero esserci fino a 30mila nuovi casi non segnalati ogni giorno
Nell’ultima settimana sono stati registrati 37.032 nuovi casi, quasi 1.500 in più rispetto alla scorsa settimana, che porta a 4.201.705 i contagiati da COVID-19 in Svizzera e Liechtenstein dall’inizio della pandemia, su 23.060.264 test effettuati. Sono state conteggiate 543 nuove ospedalizzazioni e i pazienti attualmente in cure intense sono 610. Complessivamente, i malati di coronavirus, occupano il 6,4% dei posti disponibili. I nuovi decessi legati al virus sono 21, mentre il tasso di positività rimane stabile al 40%.
Sul fronte della campagna vaccinale, l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) segnala che il 69,72% ha ricevuto almeno una dose di vaccino.
Preoccupano i casi non segnalati
L’UFSP ha sollevato negli ultimi giorni un’importante questione legata al virus: la crescente quantità di casi COVID-19 non segnalati. Questo aspetto mette in discussione la reale situazione epidemiologica in Svizzera descritta dai dati ufficiali. La preoccupazione dell’Ufficio federale della sanità pubblica nasce dall’alta percentuale di test positivi insieme ai dati del monitoraggio nazionale delle acque reflue, che evidenziano una carica virale sempre crescente.
Alla luce di questa problematica, nell’esercito si sta discutendo la reintroduzione dell’obbligo di mascherina. Nel contesto pubblico, sono i Cantoni a poter ordinare nuove misure di contenimento del virus, che potrebbero scattare se i contagi dovessero aumentare.
Come dichiarato ai microfoni della SRF, l’ex capo della task force Covid Tanja Stadler ha ipotizzato che, al ritmo di contagio attuale, potrebbero esserci tra i 20 e i 30mila contagi non registrati al giorno in Svizzera.
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