Italia verso la crisi di Governo: 5 stelle non votano la fiducia al Governo Draghi

Redazione

14 Luglio 2022 - 09:20

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L’appoggio dei senatori pentastellati al Dl Aiuti non sarebbe determinante per la sua approvazione. Ma per il premier Draghi, senza il sostegno del gruppo di Conte, non si va avanti.

Italia verso la crisi di Governo: 5 stelle non votano la fiducia al Governo Draghi

Dopo l’approvazione alla Camera dei Deputati, il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, ha annunciato che al Senato i parlamentari non parteciperanno al voto per l’approvazione del Decreto Aiuti prevista per oggi, aprendo di fatto la crisi di Governo per l’Italia.

Scontro ai vertici

Negli ultimi giorni sono aumentate le tensioni tra il premier Mario Draghi e i 5 stelle. La settimana scorsa il partito di Conte aveva presentato al primo ministro un documento di nove punti che - per il Movimento - non avrebbe trovato un immediato e totale consenso dal parte del Governo. Nodo cruciale delle richieste, il conferimento di poteri speciali al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, per la realizzazione del inceneritore necessario a risolvere l’annoso problema della gestione dei rifiuti che grava sulla capitale. Inceneritore che non piace al Movimento 5 Stelle.

Sostegno non indispensabile

L’appoggio dei senatori pentastellati al Dl Aiuti non sarebbe determinante per la sua approvazione. Il Governo infatti, potrebbe ottenere la fiducia con la maggioranza dei senatori. Nonostante ciò, il premier Draghi ha più volte ribadito che non intende restare alla guida di un governo senza i 5 stelle.

Dl Aiuti: quanto vale?

Il provvedimento - che l’11 luglio ha ottenuto il via libera alla Camera - contiene misure fondamentali a sostegno di famiglie e imprese colpite dalla crisi energetica internazionale e dall’aumento dell’inflazione. Un intervento prezioso, che vale circa 15 miliardi, indispensabile per rispondere alla fase drammatica che sta attraversando l’economia italiana.
In sintesi prevede lo sblocco delle cessioni del superbonus 110% e degli altri bonus edilizi, la ridefinizione del reddito di cittadinanza con l’introduzione di nuovi obblighi per le offerte di lavoro, nuove regole sugli affitti brevi a Venezia a tutela delle isole e del centro storico della città lagunare. Tra gli interventi spicca anche il bonus di 200 euro, erogato a luglio per alleggerire l’impatto dei rincari delle bollette energetiche su famiglie e imprese.

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