Sempre meno clienti per Credit Suisse. Nel secondo semestre perdita netta di 1,6 miliardi di franchi

Chiara De Carli

29/07/2022

29/07/2022 - 12:17

condividi
Facebook
twitter whatsapp

Nei mesi scorsi il gruppo bancario è stato oggetto di numerosi scandali. Ora tenta di recuperare la sua reputazione, a cominciare dalla sostituzione del ceo.

Sempre meno clienti per Credit Suisse. Nel secondo semestre perdita netta di 1,6 miliardi di franchi

La volatilità dei mercati, in aggiunta a un difficile quadro socio-economico, non ha lasciato scampo a Credit Suisse e al bilancio semestrale. Come previsto si è concluso nelle cifre rosse, segnando una perdita netta di 1,59 miliardi di franchi, rispetto all’utile di 253 milioni di un anno prima. La perdita ante imposte arriva a 1,17 miliardi di franchi.
A causa della rivoluzione dei mercati di capitali, oltre alle difficili condizioni operative, i ricavi netti sono diminuiti del 17% a 3,64 miliardi di franchi svizzera, principalmente per via di un calo dei patrimoni di gestione, scesi a 1’454 miliardi di franchi, a fronte dei 1’632 miliardi di un anno fa. I deflussi netti sono stati di 7,7 miliardi di franchi, mentre tra gennaio e marzo erano di 7,9 miliardi di franchi.
Nel 2021, il gruppo bancario aveva subito una perdita di 1,6 miliardi di franchi, in seguito allo scandalo Archegos.

Cambio di rotta ai vertici

Dopo gli scandali di cui è stata protagonista, Credit Suisse ha deciso di cambiare via. A partire da agosto, Credit Suisse avrà infatti un nuovo amministratore delegato: Ulrich Körner, attualmente responsabile dell’Asset Managment. Kölner prenderà il posto dell’attuale ceo Thomas Gottstein, in carica da febbraio del 2020.

Prospettive

Tra le varie strategie che il gruppo metterà in pratica da qui alla fine dell’anno, per tentare di salvare il salvabile, Credit Suisse ha annunciato di voler tagliare i costi delle spese operative per 1,5 miliardi di franchi.

Iscriviti alla newsletter