Covid, la nuova variante Eris mette l’Oms in allerta. Entro l’autunno un nuovo vaccino

Chiara De Carli

17/08/2023

17/08/2023 - 16:37

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Stando a quanto riportato dall’Oms, in base alle evidenze attuali, il rischio per la salute pubblica su scala globale è basso, in linea con altre varianti attualmente in circolazione.

Covid, la nuova variante Eris mette l'Oms in allerta. Entro l'autunno un nuovo vaccino

Nonostante la pandemia ci sembra ormai un brutto ricordo lontano, il coronavirus continua a circolare. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) negli ultimi giorni è infatti tornata a parlarne, per via dell’ultima variante denominata EG.5 o “Eris”,, poiché negli Stati Uniti e in Cina i casi stato aumentando sempre di più.
Classificata come una “variante di interesse”, le sue mutazioni saranno attentamente osservante, in quanto potrebbe diventare più pericolosa. Ad ogni modo, stando a quanto riportato dall’Oms, in base alle evidenze attuali il rischio per la salute pubblica su scala globale è basso, in linea con altre varianti attualmente in circolazione.
Solamente nel maggio scorso, l’Oms aveva affermato che il Covid-19 era oramai “un problema sanitario consolidato” e che non era più da considerare “un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale”.

Variante Eris: i sintomi

I sintomi sono sempre gli stessi: febbre, tosse, mal di gola, affaticamento, alterazione del gusto e dell’olfatto. Nella valutazione del rischio diffusa mercoledì, l’Oms cataloga EG.5 con una maggior prevalenza, vantaggio di crescita e proprietà di fuga immunitaria. Nonostante ciò, attualmente “non sono stati segnalati cambiamenti nella gravità della malattia”. L’Oms ritiene, dunque, che la variante potrebbe diventare prevalente in alcuni Paesi o addirittura a livello globale, scrive l’Oms.

I Paesi più colpiti dalla nuova variante Eris

Cina, Stati Uniti, Corea del Sud, Giappone e Canada sono gli stati dove, a partire dal 7 agosto, sono stati identificati la maggior parte dei casi, secondo l’Initiative on Sharing All Influenza Data (Gisaid). Ma non sono rimasti immuni Australia, Singapore, Regno Unito, Francia, Portogallo e Spagna.

Vaccino pronto entro fine settembre

Le case farmaceutiche si stanno quindi preparando al rilascio di nuovi vaccini anti-Covid in vista dell’autunno, sempre più efficaci contro più varianti. In modo particolare, le sottovarianti XBB, discendenti da Omicron, di cui fa parte anche EG.5.

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