Consiglio federale: accettare il contante non è obbligatorio

Chiara De Carli

09/12/2022

09/12/2022 - 12:53

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Per Berna, garantire l’ampia accettazione del postulato proposto da Prisca Birrer-Heimo nel 2020, costituirebbe una grave ingerenza nei confronti della libertà contrattuale ed economica. Inoltre occorrerebbe introdurre un’eccezione per il commercio online.

Consiglio federale: accettare il contante non è obbligatorio

Il Consiglio federale ha respinto nella sua seduta odierna l’obbligo inderogabile di accettazione di contente proposto dalla consigliera nazionale Prisca Birrer-Heimo. Per l’Esecutivo costituirebbe una grave ingerenza nella libertà contrattuale e nella libertà economica.
Inoltre, nonostante in Svizzera il contante svolga una funzione di rilievo nel confronto internazionale, negli ultimi tempi studi e sondaggi hanno mostrato quanto stia perdendo importanza, rispetto ai mezzi di pagamento senza contanti, considerati facili e veloci, come ad esempio le carte di credito contactless. La pandemia da coronavirus ha accelerato i cambiamenti nell’impiego di queste forme di pagamento.
Il 17 dicembre 2020 il Consiglio nazionale aveva accolto il postulato depositato da Prisca Birrer-Heimo «Garantire l’ampia accettazione di contanti anche in futuro» che incaricava il Consiglio federale di presentare un rapporto che spiegasse come poter assicurare l’ampia accettazione di contanti anche in futuro.

Obbligo non opportuno né necessario

Il Consiglio federale ritiene che le economie domestiche e le imprese debbano continuare a essere libere di scegliere il mezzo di pagamento da utilizzare. Pertanto non sarebbe opportuno privilegiare un metodo di pagamento rispetto a un altro. La Confederazione e la Banca nazionale svizzera (BNS) hanno sempre assunto una posizione neutra riguardo alla scelta del mezzo di pagamento. Alla luce di queste considerazioni, il Consiglio federale ritiene che la misura proposta nel postulato di trasformare l’obbligo di accettazione di denaro contante da norma dispositiva (cioè la possibilità di escludere per contratto i pagamenti in contanti) in norma cogente non sia attualmente né opportuna né necessaria. In Svizzera l’utilizzo del denaro contante è tuttora elevato, la popolazione è sostanzialmente soddisfatta dell’accesso a questo strumento e i pagamenti in contanti sono rifiutati soltanto in singoli casi. Occorrerebbe inoltre fare un’eccezione per il commercio online, poiché in questo settore sarebbe difficile introdurre un obbligo inderogabile di accettazione.

Seguire gli sviluppi in materia di denaro contante

In considerazione delle importanti funzioni economiche e sociali del denaro contante, il Consiglio federale ritiene comunque necessario seguire attentamente gli sviluppi in quest’ambito, al fine di individuare per tempo l’eventuale necessità d’intervento e adottare misure opportune meno incisive rispetto all’obbligo inderogabile di accettazione (norma cogente). Per questo motivo, l’Esecutivo ha incaricato il DFF di informarlo regolarmente sugli sviluppi concernenti l’accesso, l’accettazione e l’utilizzo del contante come pure sulle innovazioni operate nell’ambito dei mezzi di pagamento alternativi e, se del caso, di presentare opzioni d’intervento. Ha inoltre dato incarico al DFF di organizzare una tavola rotonda tra gli operatori coinvolti nelle transazioni in contanti (BNS, banche, commercianti al dettaglio, fornitori di prestazioni, associazioni di consumatori ecc.).

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