Il Consiglio federale approva il progetto PoLuMe. Costerà 1,7 miliardi e i lavori inizieranno nel 2023

Chiara De Carli

16/12/2022

16/12/2022 - 14:41

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Per il Consiglio di Stato del Ticino "si tratta di un ulteriore significativo passo avanti".

Il Consiglio federale approva il progetto PoLuMe. Costerà 1,7 miliardi e i lavori inizieranno nel 2023

Il Consiglio federale ha dato il via libera per la realizzazione del progetto generale per il potenziamento dell’autostrada da Lugano a Mendrisio (PoLuMe). Inserito nel programma di sviluppo strategico delle strade nazionale (PROSTRA), costerà alla Confederazione 1,7 miliardi di franchi, di questi circa 84 milioni saranno messi dal Cantone Ticino. L’opera prevede l’utilizzo dinamico della corsia d’emergenza durante le ore di punta per decongestionare il traffico.
"Si tratta di un ulteriore significativo passo avanti a favore del Cantone Ticino - scrive il Consiglio di Stato ticinese a seguito della notizia - e, in special modo, di un comparto particolarmente sollecitato in termini di volume di traffico veicolare, soprattutto nelle ore di punta. Il Consiglio di Stato si rallegra, pertanto, di tale decisione che conferma la volontà di anticipare di almeno dieci anni, rispetto alle tempistiche previste inizialmente, la realizzazione del sopraccitato progetto".

Al via i lavori nel 2030

La necessità di intervenire in questo comparto della A2, viene spiegato nel comunicato diffuso, è stata confermata anche dalle analisi svolte, che hanno mostrato come, nonostante importanti miglioramenti già messi in atto o ulteriormente possibili, l’offerta di trasporti pubblici e di altre forme di mobilità alternative non sia sufficiente a rispondere alle esigenze attuali e future della regione.
I tempi di realizzazione dipendono dall’esito delle fasi successive di approvazione dei piani e dal grado di priorità assegnato al progetto dal Parlamento nel quadro del PROSTRA, il Programma di sviluppo strategico delle strade nazionali. Secondo le previsioni attuali, l’avvio dei lavori sarà possibile a partire dal 2030, per una durata di circa 12 anni.
Per garantire uno sviluppo sostenibile di tutta la regione anche a lungo termine, il Consiglio federale ha inoltre deciso di approfondire e coordinare tramite i propri uffici preposti, in collaborazione con il Cantone e i Comuni, le differenti soluzioni attualmente allo studio nel quadro dei progetti infrastrutturali della regione. Si tratta in particolare di coordinare il prolungamento in galleria dell’autostrada a sud di Melano e la nuova ferrovia ad alta velocità a sud di Lugano.

Gli interventi principali

Il progetto PoLuMe vuole quindi adeguare la capacità dell’autostrada alla domanda senza ampliare il campo stradale. Ciò sarà possibile grazie all’apertura al traffico della corsia d’emergenza esistente durante le ore di punta, come già avviene con successo in altri tratti della rete autostradale svizzera.
Vista la presenza di tre gallerie sprovviste di corsia d’emergenza, sarà necessario realizzare una nuova galleria tra Bissone e Maroggia, nonché ampliare le gallerie del San Salvatore e di Gentilino. Il progetto prevede, inoltre, la realizzazione di un semisvincolo a Grancia e di uno svincolo a Val Mara per facilitare all’utenza l’accesso all’autostrada, sgravando così le strade cantonali e comunali della regione.

PoLuMe
progetto

Benefici per la popolazione locale

Oltre a migliorare la sicurezza degli utenti e la situazione del traffico sull’asse principale, il progetto PoLuMe prevede interventi a beneficio della qualità di vita della popolazione locale.
Sarà, ad esempio, dismesso il tratto autostradale di attraversamento del nucleo di Bissone. Inoltre, grazie ad un accordo raggiunto con le autorità cantonali, verrà realizzata una circonvallazione dei nuclei di Maroggia e Bissone e una riqualifica della strada cantonale. Ciò creerà, tra l’altro, i presupposti per la realizzazione di un percorso di mobilità lenta continuo tra Mendrisio e Lugano.
A livello paesaggistico, infine, con il materiale reso disponibile dagli scavi delle gallerie potranno essere realizzati interessanti interventi di riqualifica delle rive lacustri.

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