Modifica del Codice di procedura civile nel 2025: cosa cambia

Redattore

11 Settembre 2023 - 09:27

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Procedure semplificate per chi cerca l’accordo stragiudiziale e riduzione dei costi per chi vuole agire per vie legali. Il termine al 2025 per dare tempo agli enti preposti per prepararsi.

Modifica del Codice di procedura civile nel 2025: cosa cambia

Agevolazioni per chi cerca giustizia, rafforzamento del sistema stragiudiziale e miglioramento nella coordinazione dei vari enti preposti: sono solo alcune delle modifiche al Codice di procedura civile che saranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2025.
Le modifiche intervengono sul CPC in vigore dal 2011 e sono state approvate dal Parlamento lo scorso 17 marzo. In seguito, il referendum è scaduto e il Consiglio federale ha deciso di metterle in vigore nel 2025 dopo aver consultato i Cantoni. Così i Cantoni e gli enti preposti avranno tutto il tempo per organizzarsi.

Gli anticipi sui costi giudiziari

La novità principale riguarda chi vuole rivolgersi al tribunale e non ha diritto al gratuito patrocinio. Con la precedente normativa, chi dava il via all’iter giudiziario doveva pagare per intero l’importo presumibile della causa.
Con la modifica del Codice di procedura civile, invece, il cittadino ticinese potrà anticipare solo fino a un massimo della metà di quanto necessario per il processo secondo le stime. Così più persone possono avere accesso alla Giustizia.
Sempre nell’ambito dei tribunali, la nuova norma prevede la trasmissione elettronica dei video e dei file audio per le udienze. Questa novità avrà una definizione più chiara nei primi mesi del 2024, perché si deve rispondere alle esigenze tecniche e di protezione dei dati personali con un’ordinanza specifica.

Le procedure di conciliazione

A oggi le procedure per un accordo tra le parti funzionano bene: stando alle statistiche, il 50-80% dei casi si risolve in questo modo, evitando così le file nei tribunali elvetici. Le modifiche rafforzano ancora di più questo strumento, semplificando le procedure in materia di diritto familiare e fornendo più competenze all’autorità di coordinamento, così i vari enti possono ottenere le informazioni necessarie in modo più semplice.

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