Bellinzona, Governo «nuovo» ma dipartimenti vecchi. Le foto della cerimonia di insediamento

Chiara De Carli

06/04/2023

06/04/2023 - 16:03

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I cinque si sono poi spartiti i diversi dipartimenti, ma tutto è rimasto uguale a prima. Marina Carobbio Guscetti, unica neo eletta al governo, eredita il posto al Decs del suo predecessore Manuele Bertoli.

Bellinzona, Governo «nuovo» ma dipartimenti vecchi. Le foto della cerimonia di insediamento

Le bandiere del Cantone Ticino e della Confederazione sventolano a Palazzo delle Orsoline a Bellinzona, dove questa mattina si è tenuta la cerimonia di insediamento del neoletto Consiglio di Stato.
L’Aula del Gran Consiglio era gremita di rappresentanti politici, dei comuni di domicilio e di attinenza così come parenti e amici invitati per rendere omaggio al governo scelto dai cittadini ticinesi lo scorso 2 aprile. Seduti in prima fila i cinque Consiglieri Stato: Norman Gobbi, Claudio Zali, Christian Vitta, Raffaele De Rosa e Marina Carobbio Guscetti, unico nuovo volto di questa legislatura. La cerimonia è stata poi aperta dal Cancelliere di Stato, Antonio Coduri, e presieduta dal presidente del Tribunale d’appello Damiano Bozzini.
Uno ad uno i Consiglieri si sono alzati e si sono recati da Bozzini per leggere la dichiarazione di fedeltà alla Costituzione e firmare le credenziali.

cerimonia insediamento consiglieri ticino
foto cantone ticino

Interrotta una situazione anacronistica

Bozzini ha poi rievocato nel suo discorso la saggezza dei padri della patria: «grazie al loro impegno, quello di tanti donne e di tanti uomini, siamo qui oggi a ribadire i principi basilari di uno Stato basato sulla sovranità del popolo». Ha poi ricordato la figura di Stefano Franscini, uno dei principali autori della riforma costituzionale ticinese del 1830, invitando i Consiglieri di Stato a seguire il suo esempio: «il politico deve essere consapevole dell’enorme responsabilità assunta nei confronti dei cittadini. Le buone leggi non assumono nessun valore se chi governa non ha costantemente al centro del suo operato l’obiettivo supremo del perseguimento del bene comune». Ha poi parlato di «giustizia sociale, garantita anzitutto dal governo. Concetto che richiama la rivendicazione dei diritti umani ed economici dei cittadini».

Bozzini
foto cantone ticino

Oggigiorno si manifesta come una sfida costante con «l’esigenza di permettere il godimento dei diritti anche le persone più vulnerabili, impendendo qualsiasi discriminazione di genere, età, origine, ceto o condizione economica». Ha poi fatto una riflessione sull’uguaglianza di genere che, secondo Bozzini, non mancherà di essere al centro dell’attenzione nell’assetto governativo che «dopo otto anni avrà di nuovo una donna tra i suoi membri. Di strada ne rimane ancora parecchia da fare, ma rappresenta un segnale positivo che interrompe una situazione anomala e anacronistica». L’invito ai governatori è di tendere un orecchio anche verso i lavoratori e i giovani. Quest’ultimi, in modo particolare, sono sempre più lontani dalla politica, perché i rappresentanti sembrano essere i primi a prendere le distanze da loro, dimenticando di intercettare le loro esigenze e le loro paure. Il presidente del Tribunale d’appello ha poi concluso ricordando tutti gli aventi diritto che hanno scelto di non votare, una questione che riguarda tutti da vicino.

Una donna al governo dopo 8 anni

L’astensione protagonista di questa ultima tornata elettorale rappresenta un problema anche per la neo eletta Consigliera di Stato Marina Carobbio Guscetti: «Forze politiche e governo sono chiamati a fare una riflessione per far sì che la politica torni ad avvicinarsi a cittadine e cittadine, affinché possa interessare ancora. È un peccato che pochi cittadini siano andati a votare». E guardando al futuro dice: se questo andamento dovesse diventare la normalità «sarà solamente una minoranza a decidere, come già avviene in occasione di certe votazioni. Un vero peccato».
Marina Carobbio Guscetti non è solo l’unico nuovo volto del governo ticinese, è anche l’unica donna: da quasi un decennio una rappresentate femminile non si sedeva al tavolo dell’esecutivo.
«Al di là della mia persona, trovo molto importante che in un esecutivo le donne siano rappresentate. Da otto anni non c’era più una donna e penso che una democrazia abbia bisogno di avere rappresentati sia donne sia uomini. È un passo che spero in futuro possa portare al governo ancora più donne».
E sulla sua elezione commenta: «Sicuramente l’emozione è tanta. Sono stata scelta da numerose persone e spero di poter rispondere a questa fiducia, lavorando nell’interesse del Ticino, del suo territorio e dei suoi abitanti».

Raffaele De Rosa, presidente del governo

Al termine della cerimonia d’insediamento, il Consiglio di Stato ha tenuto la propria seduta costitutiva per la Legislatura 2023-2027, durante la quale sono stati designati presidente e vicepresidente per l’anno 2023/2024 e attribuiti i Dipartimenti.

Prima seduta Consiglio di Stato
foto cantone ticino

Nel primo anno di Legislatura, sarà Raffaele De Rosa a rivestire la carica di presidente del Governo, mentre Christian Vitta è stato nominato quale vicepresidente.

Dipartimenti per la Legislatura 2023-2027:

Dipartimento delle istituzioni
Direttore – Norman Gobbi
Supplente – Claudio Zali

Dipartimento della sanità e della socialità
Direttore – Raffaele De Rosa
Supplente – Marina Carobbio Guscetti

Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport
Direttrice – Marina Carobbio Guscetti
Supplente – Christian Vitta

Dipartimento del territorio
Direttore – Claudio Zali
Supplente – Raffaele De Rosa

Dipartimento delle finanze e dell’economia
Direttore – Christian Vitta
Supplente – Norman Gobbi

Controllo cantonale delle finanze
Direttore – Norman Gobbi

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