Il mondo delle criptovalute in difficoltà, Bitcoin Suisse deve tagliare posti di lavoro

Sara Bracchetti

25 Gennaio 2023 - 15:57

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L’azienda di Zugo l’ha annunciato oggi: in programma una riduzione dei costi che si rifletterà anche sull’impiego di personale, in Svizzera come nelle sedi estere.

Il mondo delle criptovalute in difficoltà, Bitcoin Suisse deve tagliare posti di lavoro

Un Paese che, come nessun altro, crede alla blockchain più come a una risorsa che come a un rischio. Una nazione confederata che scommette sulle criptovalute; che potrebbe diventare leader mondiale nel settore, secondo l’opinione dei visionari. Se questa è la Svizzera che si racconta, viene da reagire con stupore alla notizia secondo cui Bitcoin Suisse, sede a Zugo, sia in procinto di tagliare: costi e personale.

Nessuna retromarcia, solo strategia

Eppure accade. Non perché il fornitore di servizi finanziari crittografici abbia deciso per un’inversione di marcia, si sia accorto di un errore e voglia tornare sui suoi passi; ma perché anch’esso si trova alle prese con le difficoltà generalizzate del mercato delle criptovalute, da cui non viene risparmiato. I problemi sorti negli ultimi mesi hanno così costretto il gruppo ad annunciare una revisione e un riadeguamento nell’organizzazione, a cominciare dala quantità di impiegati.

Il ceo Klee: «Situazione volatile»

La «situazione di mercato attualmente difficile e volatile» avrebbe infatti convinto l’azienda a rivedere i suoi modi operandi, fino a poco prima sciolti e ottimistici. I tempi attuali richiedono invece «un approccio attento ai costi», ha dichiarato il ceo Dirk Klee, alludendo sia al core business sia a «una riduzione appropriata del numero di dipendenti». Nessuna informazione più precisa, al momento, né sul quanto né sul dove; anche se, da quello che sembra trasparire, il taglio dovrebbe interessare tutte le sedi elvetiche, più quelle in Danimarca e in Liechtenstein.

Attenzione alla normativa europea

Solo a Zugo, Vaduz, Copenaghen e Bratislava, Bitcoin Suisse dà occupazione a oltre 200 persone. Le strategie con cui proseguire in un percorso che non si vuole affatto interrompere sono in corso di definizione. Pare comunque che, come prevedibile, Bitcoin Suisse voglia concentrare le sue attenzioni e i suoi sforzi sulla Svizzera, con un occhio di riguardo anche alla normativa e alle possibilità di crescita in Europa.

Un nuovo Chief Financial Officer

Novità, intanto, si registrano anche ai vertici della società. Sven Ramspott, finora Chief Risk Officer, è infatti diventato anche Chief Financial Officer, al posto di Philipp Vonmoos. Volto non nuovo, ma che acquista nuove responsabilità, è pure quello di Pierre-Alain Krohn, già operativo nell’ambito della conformità dall’aprile scorso e ora Chief Compliance Officer. Michael Gauckler, Head of Innovation, diventa memnbro dell’Executive Board come Chief Product Officer.

Niente più ceo in Liechtenstein

Quanto al Liechtenstein, su cui Bitcoin Suisse avrebbe deciso di non scommettere più, c’è da segnalare l’addio del ceo Mauro Casellini. Per il futuro, la sede farà riferimento all’attuale Chief Operating Officer Peter Camenzind, come già accade negli uffici di Danimarca e Bratislava.

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