Smaltimento delle batterie delle auto elettriche: tutto quello che c’è da sapere

Redazione

18 Aprile 2023 - 12:11

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L’ultimo documento pubblicato dall’Ufficio federale dell’energia, contiene fatti e cifre riguardanti le batterie per auto elettriche, dall’estrazione delle materie prime allo smaltimento delle batterie.

Smaltimento delle batterie delle auto elettriche: tutto quello che c'è da sapere

In Svizzera, il numero di veicoli elettrici è in forse aumento. Nel 2022, il 17,7% delle automobili di nuova immatricolazione era a trazione esclusivamente elettrica; nel 2021, invece, la percentuale era ancora ferma al 13,2%. La domanda di veicoli elettrici, e quindi anche di batterie, continuerà ad aumentare nei prossimi anni, si calcola del 10% entro il 2030.

Smaltimento delle batterie

Il nuovo documento «Batterien für Elektrofahrzeuge» (non disponibile in italiano), pubblicato dall’Ufficio federale dell’energia, contiene le cifre riguardanti il mercato delle batterie per auto elettriche, dall’estrazione delle materie prime allo smaltimento. Il documento risponde a domande chiave riguardanti il ciclo di vita delle batterie per le auto elettriche.

Le materie prime

Il cobalto, il litio, il nichel, il rame, la grafite e il manganese: sono questi i principali componenti delle batterie, disponibili in quantità sufficienti nel suolo. Potrebbero tuttavia verificarsi dei rallentamenti temporanei nei processi di estrazione. Per soddisfare la domanda, di litio, rame, cobalto e nichel i processi di riciclaggio su scala industriale in futuro diventeranno sempre più importanti. Il nuovo regolamento UE sulle batterie, che introduce il passaporto per le batterie, insieme alla rendicontazione sulla sostenibilità, è destinato a migliorare in modo significativo la trasparenza lungo la catena di fornitura delle batterie.

Produzione di celle per batterie

Attualmente, tre quarti delle celle per batterie sono prodotte in Cina. I produttori europei intendono aumentare in modo marcato la produzione fino a 1400 GWh all’anno entro il 2030. Ciò corrisponde al 40% della capacità produttiva mondiale. Oggi le batterie europee rappresentano solo il 10% della produzione mondiale. La Germania diventerà un hotspot in questo campo. La produzione in Europa consente un maggiore controllo delle catene di fornitura e delle fonti energetiche utilizzate. Gli scenari attuali partono dal presupposto che l’Europa punterà sempre di più sulle energie rinnovabili. Sarà così possibile ridurre anche l’impatto ambientale della produzione per chilowattora.

Utilizzo delle batterie

Oggi la vita utile di una batteria si aggira intorno ai 300.000–450.000 km, con circa 1000–1500 cicli di ricarica. Il fatto di utilizzare la batteria in uno stato di carica compreso tra il 20 e l’80% circa ha un effetto positivo sulla sua durata di vita. Inoltre, la durata di vita di una batteria si allunga se si evita per quanto possibile la ricarica rapida, soprattutto quando la batteria è fredda. Le batterie della maggior parte dei veicoli plug-in oggi in circolazione non hanno ancora raggiunto la fine del ciclo di vita. Non sono quindi ancora disponibili dati empirici sulla durata di vita delle batterie, oppure i dati disponibili sono poco significativi. Per quanto riguarda il rischio di incendio, dai primi studi emerge che i veicoli elettrici non presentano un rischio maggiore rispetto alle automobili a combustione.

Batterie: il riciclo in Svizzera non rende

Con l’aumento dei volumi, in ragione degli effetti di scala, i costi del riciclaggio diminuiranno. Lo sviluppo delle tecnologie consentirà di recuperare una percentuale crescente di materiale delle batterie di qualità superiore, aumentando così i ricavi del riciclaggio. Non va dimenticato che attualmente l’80% dei veicoli al termine del loro ciclo di vita viene esportato all’estero, soprattutto verso gli Stati membri dell’UE. Il nuovo regolamento UE prevede entro il 2030 tassi di recupero del 95% per cobalto, rame e nichel.

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