Roger Federer dice addio alla sua carriera con un messaggio sui social

Chiara De Carli

16/09/2022

16/09/2022 - 09:32

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Abbandona una carriera da favola, uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi. Il 41enne svizzero, con 20 titoli del Grande Slam, 103 titoli ATP e 1’251 vittorie, è stato al numero 1 per 310 settimane.

Roger Federer dice addio alla sua carriera con un messaggio sui social

Servizio, dritto, gioco di gambe e stile d’attacco. Verrà ricordato così il campione svizzero del tennis, Roger Federer che ieri ha affidato ai canali social un messaggio rivolto alla sua "famiglia del tennis", annunciando il suo ritiro dai giochi. Il suo ultimo impegno a ‘Rod Laver Cup’. Dopo l’appuntamento della prossima settimana, dunque, non parteciperà più a tornei dello slam o dell’Atp.
Federer si rivolge ad amici e famigliari raccontando degli ultimi 3 anni ‘difficili’ a causa di infortuni, operazioni, il che ha implicato un impegno da parte dello sportivo davvero ingente e il tennista ha riconosciuto di essere arrivato al limite.
“Ho 41 anni – afferma il campione del tennis – ho giocato oltre 1500 match in 24 anni. Bisogna capire quando arriva il momento di porre fine alla propria carriera. La Laver Cup in programma la prossima settimana sarà il mio ultimo torneo Atp. Giocherò ancora a tennis in futuro, ma non nei tornei del Grande Slam o nel tour”.

A 36 anni campione dell’ATP

Nato a Basilea nel 1981, da madre sudafricana e padre svizzero, ha preso in mano la racchetta a soli 6 anni. Ben presto si fece notare tra gli altri: a 14 anni venne reclutato dallo Swiss National Tennis Center a Ecublens. In un’intervista, 23 anni dopo, confidò di essere andato via di casa piangendo, nonostante fossero “i giorni più importanti della mia vita. Dopo sei mesi, avevo già capito che quella sarebbe stata la mia nuova strada”. Dopo 3 anni, infatti, era già nel circuito dell’ATP. Nel 2001, in Italia, la prima vittoria: il Milano Indoor. Si fa notare in coppa Davis, la finale all’ABN AMRO di Rotterdam e l’anno successivo conquista il suo secondo titolo all’Adidas international di Sydney e la finale dell’ATP Master Series di Miami, dove il premio lo manca per un soffio. Venne sconfitto da André Agassi.
A fine carriera, sono 6 i Master vinti, 103 i titoli a livello di tour, 1’251 le vittorie di incontri singolare, su 1526 disputate sul circuito ATP.
Il suo maggiore record: essere il numero 1 più anziano nella storia della classifica ATP, aveva 36 anni quando era tornato al primo posto nel 2018. “Ho avuto la fortuna di giocare tante partite epiche che non dimenticherò mai”, ripercorrendo i momenti migliori della sua carriera. E ricordando poi i suoi avversari in campo: “Ci siamo spronati a vicenda e insieme abbiamo portato il tennis a nuovi livelli”.

Infortuni e operazioni hanno spinto il campione a confrontarsi con i suoi limiti

L’ultima partita, il 7 luglio del 2021, quando perse sul Centre Court nei quarti di finale a Wimbledon contro Hubert Hurkacz per 6-3, 7-6 (4), 6-0. Poco dopo, l’intervento a menisco e cartilagine del ginocchio destro, la terza operazione nel giro di un anno e mezzo. Episodio che ha segnato il campione e che l’ha condotto a prendere la decisione comunicata ieri, alla sua famiglia del tennis e non solo.

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