Visite culturali in tempi di Covid, aumenta la fiducia degli svizzeri

Claudia Mustillo

8 Luglio 2021 - 11:20

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A distanza di più di un anno dall’inizio della pandemia gli svizzeri ritrovano la fiducia e la sicurezza anche per la partecipazione agli eventi culturali.

Dopo più di un anno dall’inizio della pandemia da Covid-19 sembrerebbe che la fiducia degli svizzeri sia tornata anche per quanto riguarda le visite culturali.

Il settore culturale, insieme a quello alberghiero, è stato uno dei più colpiti dalla pandemia e dalla crisi per via delle restrizioni e della mancanza di turismo.

Torna la fiducia anche nel settore culturale

Secondo un sondaggio, commissionato dall’Ufficio federale della cultura e dal Segretariato generale della Conferenza svizzera dei direttori cantonali e dalla pubblica educazione, un terzo della popolazione svizzera è disposta a riprendere le visite culturali senza preoccupazioni, anche in tempi di Covid. Il sondaggio evidenza anche come vi sia un ampio consenso da parte della popolazione per il sostegno pubblico al settore della cultura.

Rispetto all’ultimo sondaggio di settembre 2020 è sensibilmente aumentata la fiducia e la propensione degli svizzeri a riprendere le visite culturali. A settembre infatti solamente il 18% degli intervistati era disposto a visitare istituzioni o partecipare a manifestazioni culturali senza grandi preoccupazioni, ad aprile invece il numero è salito al 30%.

Sicuramente gran parte della fiducia si deve alla campagna di vaccinazione, che senza dubbio ha restituito ai cittadini svizzeri, e non solo, una ritrovata quasi normalità.

Anche la crisi economica che ha accompagnato la pandemia ha influito notevolmente sul settore culturale limitando ancora il budget destinato alle manifestazioni culturali. Secondo i dati del sondaggio, il 36% degli intervistati prevede di ridurre le spese per le visite culturali - 55% nel sondaggio di settembre 2020 - e solo poco più della metà degli intervistati ha dichiarato di avere intenzioni di rinnovare abbonamenti legati al settore culturale (rispetto al 69% di settembre).

Sostegno pubblico al settore culturale

La Confederazione ha elaborato, in collaborazione con i Cantoni, diverse misure per contrastare l’impatto economico della crisi e questi provvedimenti continuano a vedere ampio supporto all’interno della popolazione. Il 61% degli intervistati è infatti favorevole alla proroga dei provvedimenti, mentre il 64% appoggia un aumento del sostegno pubblico. La svizzera italiana e romanda si caratterizzata per percentuali maggiori di sostegno, mentre quella tedesca è piuttosto favorevole a un sostegno privato.

Intanto la crisi ha accelerato la trasformazione digitale di moltissime istituzioni culturali che hanno provveduto a una nuova offerta interamente digitale. Il 45% di queste vuole mantenere l’offerta digitale anche dopo la pandemia da Covid-19. Anche le biblioteche hanno dato una dimostrazione di fortissimo dinamismo sviluppando servizi digitali: il 75% già disponeva in effetti di offerte digitali, e l’80% ha intenzione di ampliarli e mantenerli anche quando la pandemia sarà terminata.

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