Variante Kappa: è più pericolosa della variante Delta?

Gabriele Stentella

5 Luglio 2021 - 11:47

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Quanto è pericolosa la nuova variante Kappa del coronavirus? Andiamo a vedere cosa si conosce fino a questo momento sul nuovo ceppo originatosi dalla variante Delta.

Le varianti del SARS-CoV-2 continuano a spuntare come funghi. Il nuovo ceppo isolato in India ha preso il nome di variante Kappa e già si comincia a parlare della sua pericolosità.

Riscontrata in molti soggetti risultati positivi in Australia, la nuova variante sembrerebbe essere molto più contagiosa dei ceppi classificati fino a questo momento, eccezion fatta per la variante Delta, anche se alcuni scienziati non escludono possa esserlo. Fatto sta che la variante Kappa ha riportato alcune zone dell’Australia in Lockdown dopo mesi.

Cosa sappiamo di questo ennesimo ceppo del SARS-CoV-2? La variante Kappa potrebbe rimpiazzare la variante Delta? I vaccini in nostro possesso saranno efficaci?

Variante Kappa: cos’è e perché non deve essere sottovalutata

Il nome scientifico della variante Kappa è B.1.617.1. Assieme alla variante Delta, la Kappa altro non è che una variante mutata del ceppo originale di variante Indiana scoperta nell’ottobre 2020.

Stando ai dati in nostro possesso, la variante Kappa sarebbe fino al 60% più contagiosa rispetto alle varianti Alfa, Beta e Gamma, mentre non si è ancora in possesso di dati sufficienti per poter fare un confronto con la variante Delta. Come premesso nell’introduzione, non manca chi ipotizza che la variante Kappa possa tuttavia mostrarsi più veloce nella propagazione rispetto alla Delta.

Al pari della Delta, anche la Kappa è stata riscontrata soprattutto tra i soggetti più giovani. I soggetti contagiati manifesterebbero una sintomatologia affine a quella riconducibile al contagio da variante Delta.

La variante Kappa presenta delle mutazioni della proteina Spike simili a quelle della Delta. In entrambi i casi il virus mutato è in grado di penetrare con più facilità nelle cellule che costituiscono la superficie polmonare grazie a una differente interazione con la proteina del recettore ACe2.

Premesso ciò, molti scienziati sembrano concordare sul fatto che nei soggetti non vaccinati questa variante possa portare all’insorgenza di forme più gravi di COVID-19.

I vaccini sono efficaci contro la variante Kappa?

Uno studio condotto dall’Università di Oxford ha dimostrato che i sieri di Pfizer-BioNTech e AstraZeneca sono ugualmente in grado di garantire protezione contro la nuova variante.

Inoltre i soggetti vaccinati anche solo con una dose avrebbero minori possibilità di essere ospedalizzati in caso di contagio da variante Kappa. Per il momento non sono stati resi noti altri studi a riguardo, ma nelle scorse settimana anche Moderna aveva pubblicato uno studio (ancora in attesa di revisione) che evidenziava l’efficacia del proprio preparato anche contro le varianti.

In attesa di avere dati più chiari, non si può fare altro che raccomandare cautela e prudenza.

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