Nuovo test COVID svizzero per misurare immunità alle varianti

Gabriele Stentella

15 Luglio 2021 - 11:55

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I ricercatori del Politecnico federale di Losanna hanno sviluppato un nuovo test COVID in grado di misurare il livello di anticorpi specifici contro le varianti del coronavirus. Cosa si conosce fino a questo momento del nuovo test?

Misurare il livello di immunizzazione nei confronti delle numerose varianti del coronavirus non è più un’utopia. Alcuni ricercatori vodesi hanno infatti messo a punto un nuovo test COVID capace di dare una risposta a chi vuole sapere se i suoi anticorpi possono contrastare anche l’infezione da varianti COVID-19.

Al momento questo test non risulta essere coperto dall’assicurazione sanitaria, ma non si esclude possa esserlo presto. Andiamo a vedere come funziona e quali scenari si aprono con il suo utilizzo.

Nuovo test COVID: come funziona?

Il nuovo test COVID è il frutto di una collaborazione sorta tra ricercatori dell’Ospedale Universitario vodese (CHUV) e del Politecnico federale di Losanna.

Nello specifico questo test è in grado di individuare gli anticorpi contro la COVID-19 nei soggetti che se ne sottopongono, riuscendo a differenziare gli anticorpi sviluppati a seguiti dell’infezione o della vaccinazione dagli anticorpi immunizzanti (Nab), che assicurano l’immunizzazione contro il coronavirus di Wuhan. Questi ultimi infatti sono specifici contro la proteina Spike, il mezzo con il quale il coronavirus riesce a penetrare nelle cellule mediante il legame con l’enzima ACE2, il quale è presente nella membrana esterna di organi quali polmoni, cuore, reni ed intestino.

Stando a quanto riscontrato da esami condotti su un campione di oltre 200 soggetti, il test avrebbe un’efficacia pari al 97% e una specifica del 100%. Il suo utilizzo è semplice e si può utilizzare su vasta scala, dato che si necessita di un semplice esame di materiale ematico. Si stima che sia possibile preparare anche più di cento test giornalieri.

Come già premesso, al momento questo esame costa circa 100 Franchi svizzeri e non è coperto dall’assicurazione sanitaria. Per sottoporsi a questo test occorre presentarsi nei laboratori dell’Ospedale Universitario vodese dietro richiesta di un medico.

Chi ha contratto la COVID-19 a inizio pandemia è ancora protetto?

La particolare facilità con cui si utilizza questo test e la possibilità di riscontrare la presenza di anticorpi specifici contro le diverse varianti apre uno scenario positivo, specie in seguito agli studi che avrebbero dimostrato la poca protezione che avrebbero gli individui colpiti da SARS-CoV-2 a inizio pandemia.

Infatti uno studio condotto su 96 pazienti COVID che si erano negativizzati prima di novembre 2020 (periodo in cui era già iniziata la diffusione della variante Alfa) ha dimostrato che gli anticorpi sviluppati a seguito dell’infezione presenterebbero una minore capacità di individuare la proteina Spike di alcune varianti come l’Alfa e la Beta.

Ne segue che chi si è ammalato nel corso del 2020 non è protetto al pari di chi ha sconfitto il coronavirus in tempi più rcenti.

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