Commercio al dettaglio in Svizzera

Ad agosto, in termini nominali sono cresciute del 5,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

In termini nominali, su base mensile, hanno registrato un calo dello 0,3%.

Crescono le vendite dl comparto non alimentare, mentre rimane piatto il consumo di prodotti alimentari, bevande e tabacchi.

Una quarantina di delegati del sindacato Unia del commercio al dettaglio si sono incontrati a Berna per discutere della mancanza di personale, rivendicare una riduzione dell’orario di lavoro e chiedere aumenti generali del salario.

I volumi sono aumentati grazie a una crescita nel settore ristorazione, sulla scia dell’abbandono delle restrizioni anti-Covid, mentre il commercio al dettaglio ha sofferto per il meteo sfavorevole.

Secondo l’Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana, la ricorrenza è un’occasione utile per ricordare ogni anno a tutti gli attori del mercato i diritti da rispettare.

Emmi dimostra stabilità e continua a crescere costantemente segnando un +5,6% nell’anno appena concluso.

Il commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacchi ha segnato un decremento dell’1,2%, mentre il comparto non alimentare è aumentato dell’8,8% in termini nominali.

Ottobre 2021: crescita delle cifre d’affari del commercio al dettaglio, rispetto allo stesso periodo di un anno fa: uniche eccezioni la benzina, i prodotti alimentari, le bevande e i tabacchi.