I risultati principali del 2021 di Swatch Group, confrontati con l’esercizio 2019 non influenzato dal Covid, sono tutti sotto il segno positivo e anche per il 2022 il Gruppo anticipa una crescita delle vendite a due cifre.
È tempo di ripresa per l’orologeria svizzera che ha segnato un 2021 oltre le aspettative, dopo due anni caratterizzati dall’emergenza Coronavirus. E anche Swatch Group ha chiuso l’anno con un fatturato netto di CHF 7 313 milioni, pari al +30.7% rispetto all’esercizio precedente.
L’utile operativo è pari a CHF 1 021 milioni (esercizio precedente: CHF 52 milioni), mentre il margine operativo è del 14.0% (esercizio precedente: 0.9%).
In particolare, il segmento Orologi & Gioielli (escluso il settore Produzione) ha segnato un forte margine operativo del 17.7% per l’intero anno, rispettivamente del 18.4% nel 2° semestre.
Inoltre, l’utile netto è stato di CHF 774 milioni, rispetto alla perdita netta di CHF -53 milioni dell’esercizio precedente, mentre il margine netto è pari al 10.6%.
Infine, si segnala un forte cash flow operativo di CHF 1 298 milioni (esercizio precedente: CHF 819 milioni).
Anche per il 2022, il Gruppo anticipa una crescita delle vendite a due cifre in valuta locale.
Vola il segmento Orologi & Gioielli
Il segmento Orologi & Gioielli (escluso il settore Produzione) ha conseguito un margine operativo del 17.7%, nettamente superiore al 2019 (15.2%).
Tuttavia, i viaggi, ancora molto limitati in alcune aree, hanno determinato spostamenti di fatturato a livello regionale rispetto al 2019, con Cina continentale e Stati Uniti che hanno realizzato fatturati storici da record.
Inoltre, nonostante una riduzione del 22% della rete di distribuzione, le vendite nel comparto retail proprio sono state in linea con il 2019, spinte in particolare dal Forte sviluppo dell’e-commerce.
Normalizzazione nel settore Produzione
Negli ultimi mesi dell’anno i fatturati nel settore della Produzione sono stati vicini ai livelli del 2019, con un volume di ordinazioni significativamente più alto rispetto alla fine del 2019.
Lo sfruttamento delle capacità produttive si è normalizzato, grazie a una forte domanda di prodotti di alcuni marchi che ha superato di gran lunga la capacità disponibile.
Ripresa del segmento Sistemi elettronici
La strategia a lungo termine del Gruppo, che punta a rafforzare la sua base produttiva svizzera attraverso investimenti mirati negli stabilimenti locali, ha dato i suoi frutti, in particolare per il segmento dei Sistemi elettronici.
Infatti, la forte domanda di componenti elettronici e di batterie a bottone ha portato a un aumento del fatturato del +14.8% rispetto al 2019.
Il risultato operativo ha raggiunto CHF 27 milioni, che corrisponde a un margine dell’8.6%.
In particolare, al successo ha contributo anche Swiss Timing, scelto come cronometrista ufficiale ai Giochi Olimpici estivi di Tokyo.
Personale
Rispetto all’esercizio precedente, l’organico ha evidenziato una lieve flessione pari al -3.0%, con 31 444 persone.
Nello specifico, la riduzione è dovuta principalmente alla chiusura di 172 negozi al dettaglio e alla cessione delle attività di Calvin Klein.
Infine, nell’esercizio in esame sono stati aperti 55 nuovi negozi in posizioni privilegiate.
Prospettive 2022
La Direzione del Gruppo prevede nel 2022 una crescita delle vendite a due cifre, nella valuta locale, grazie alle numerose innovazioni di prodotto dei marchi in tutti i segmenti.
In particolare, Omega avrà una presenza mediatica globale a febbraio come cronometrista dei Giochi Olimpici invernali di Pechino, e Tissot sarà visibile ben oltre il mercato cinese a settembre come cronometrista degli Asian Games di Hangzhou.
Inoltre, alla fine del 2021 il volume di ordinazioni del segmento Sistemi Elettronici era il doppio di quello della fine del 2019, il che porterà a una crescita del fatturato nell’esercizio in corso.
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