Credit Suisse-Ubs: arriva il secondo «no» dal Nazionale

Chiara De Carli

12 Aprile 2023 - 16:15

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Il Consiglio Nazionale ha respinto ancora una volta il prestito da 109 miliardi di franchi, con 103 voti contro 71.

Credit Suisse-Ubs: arriva il secondo «no» dal Nazionale

Sono servite a ben poco le condizioni aggiunte dal Consiglio degli Stati questa mattina. Ancora una volta il Nazionale ha detto «no» al prestito di 109 miliardi di franchi concesso dal Consiglio federale per l’acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs.
Dopo le accese discussioni di martedì sera e mercoledì, il Consiglio Nazionale ha respinto ancora una volta il salvataggio di Credit Suisse, con 103 voti contro 71. Concretamente non ha nessuna conseguenza sui crediti già disposti, ma ora l’accordo in questione manca dell’approvazione parlamentare.
A far pendere la decisione verso il secondo no, i voti dell’alleanza tra Udc, socialisti e verdi che hanno rimproverato a più riprese come dopo il salvataggio di Ubs nel 2008 non siano state introdotte delle regole nel settore bancario più rigide, rispetto poi a quelle effettivamente adottate. Centro e Verdi liberali hanno chiesto di concedere le garanzie.
Dal voto negativo non ci saranno conseguenze dirette, poiché i prestiti sono stati approvati in modo giuridicamente vincolante. Si teme però una reazione negativa da parte dei mercati.

No ai prestiti: un’amara sconfitta

Per la ministra delle Finanze Karin Keller-Sutter e per tutto il Consiglio federale il no ai prestiti è un’amara sconfitta o, perlomeno, un rimprovero, come lo hanno definito diversi parlamentari in questi giorni a Palazzo federale.

Imposizione di vincoli

Le condizioni approvate nel secondo mandato generale dagli Stati questa mattina, non erano abbastanza per Udc, Ps e Verdi che hanno subordinato la loro approvazione a condizioni che alla fine sono sono state soddisfatte. L’alleanza voleva imporre dei vincoli al Consiglio federale per la futura regolamentazione. «Non vogliamo che una tale debacle si ripeta», ha dichiarato Lars Guggisberg (Udc/BE).

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