Rallenta la crescita dell’economia svizzera. Credit Suisse prevede un aumento del PIL dell’1% nel 2023

Matteo Casari

28 Febbraio 2023 - 17:34

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Dopo aver indovinato le previsioni del prodotto interno lordo del 2022, la banca svizzera analizza la situazione economica attuale del Paese e condivide le stime per l’anno in corso.

Rallenta la crescita dell'economia svizzera. Credit Suisse prevede un aumento del PIL dell'1% nel 2023

La crescita del prodotto interno lordo (PIL) svizzero è risultata inferiore alle aspettative di Credit Suisse (+0,2%) nel quarto trimestre del 2022, ristagnando allo 0,0% a causa di una contrazione dei settori manifatturiero e delle esportazioni.
Il principale gruppo bancario elvetico prevede una crescita del PIL reale dell’1,0% nel 2023, anche se non sono da escludere possibili revisioni al ribasso.

I consumi privati restano solidi nonostante un rallentamento

La debolezza è stata determinata principalmente dalla contrazione del settore manifatturiero e delle esportazioni, come anche quello delle importazioni. Un altro freno è stato rappresentato dagli investimenti nell’edilizia, che hanno iniziato la loro crisi alla fine del 2020 e hanno continuato a diminuire fino al 4° trimestre del 2022, anche se a un ritmo più lento (-0,5%).
Al contrario, gli investimenti in attrezzature sono cresciuti fortemente per il terzo trimestre consecutivo (+1,7%). La SECO ha menzionato esplicitamente gli investimenti superiori alla media nel settore automobilistico, grazie all’allentamento delle contrazioni dell’offerta.
I consumi privati hanno continuato a dare un importante contributo positivo, nonostante il rallentamento allo 0,3% della crescita trimestrale, dovuto all’attenuamento graduale della domanda repressa post-pandemia. Credit Suisse prevede che questa tendenza continuerà e che la solidità dei consumi sarà il principale motore della crescita del PIL svizzero per tutto il 2023.

Le difficoltà dei settori della produzione

Il calo della produzione nei settori ciclici, come quello dei macchinari e dei metalli, ha pesato non poco sulla crescita del PIL svizzero nel quarto trimestre del 2022. Il consistente contributo negativo di queste industrie si contrappone alla solida attività del settore chimico e farmaceutico e alla continua espansione dei servizi.
La ripresa post-pandemia è rimasta chiaramente visibile nel settore terziario, in particolare in quello degli alloggi, della ristorazione e delle attività ricreative. Questi ultimi hanno registrato una forte crescita durante tutto l’anno e sono stati in grado di mantenere la dinamica nonostante l’aumento dell’inflazione. Tuttavia, l’attività turistica rimane ancora al di sotto dei livelli pre-pandemici.

Aumento del PIL 2022 in linea con le aspettative

Grazie a una revisione al rialzo, la crescita del PIL nell’intero anno ha raggiunto il 2,1%, sostanzialmente in linea con le previsioni iniziali di Credit Suisse. Al netto dei grandi eventi sportivi, l’economia svizzera è quindi cresciuta più lentamente rispetto all’anno precedente, ma ha comunque mantenuto una crescita superiore al trend storico.
Finora, il Nostro Paese ha resistito relativamente bene allo shock dei prezzi dell’energia, all’inasprimento monetario e alle tensioni geopolitiche, ma è probabile che quest’anno le sfide diventino ancora più difficili.

Le prospettive per il 2023

Nonostante il dato odierno sia più debole del previsto, il principale gruppo bancario elvetico resta fiducioso che il rischio di recessione rimanga moderato per la Svizzera, almeno finché i consumi privati resisteranno. Con il tasso di disoccupazione al livello più basso degli ultimi vent’anni, i consumatori svizzeri sono molto fiduciosi sulla sicurezza del proprio posto di lavoro e continuano a spendere. Inoltre, le difficoltà di assunzione hanno stimolato l’immigrazione, un altro pilastro del consumo privato.
I salari reali dovrebbero tornare a crescere con il rallentamento dell’inflazione, sostenendo il reddito delle famiglie. Tuttavia, molte difficoltà persisteranno alla luce dell’inasprimento della politica monetaria, dell’incertezza geopolitica e della precarietà del contesto economico globale. La crescita economica svizzera rimarrà quindi probabilmente moderata. Credit Suisse prevede che il PIL reale crescerà dell’1,0% nel 2023, un livello vicino alla stima di crescita potenziale.

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