Import-export: a settembre crescono le esportazioni dell’1,3% soprattutto verso Cina e Giappone

Redazione

20/10/2022

20/10/2022 - 09:27

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Boom di esportazioni per prodotti chimico-farmaceutici e orologi.

Import-export: a settembre crescono le esportazioni dell'1,3% soprattutto verso Cina e Giappone

Nel terzo trimestre del 2022, il commercio estero svizzero ha registrato un andamento positivo: mentre le esportazioni sono aumentate dell’1,3%, le importazioni sono cresciute dello 0,8%. E anche se le importazioni hanno perso slancio dalla metà dell’anno, complessivamente sia importazioni che esportazioni hanno raggiunto un risultato trimestrale record. La bilancia commerciale ha chiuso con un’eccedenza di 8 miliardi di franchi svizzeri.

Commercio estero con la Russia

Le importazioni dalla Russia nel settembre 2022 sono state pari a 61 milioni di franchi svizzeri. Di questo totale, 52 milioni di franchi provengono dall’importazione di oro di origine russa attraverso il Regno Unito (983 chilogrammi). Le importazioni di oro soddisfano le condizioni applicabili al momento dell’importazione. Le esportazioni sono state pari a 364 milioni di franchi svizzeri, di cui 315 milioni di franchi svizzeri per il settore chimico-farmaceutico.

Sviluppo complessivo

Nel terzo trimestre del 2022, le esportazioni sono aumentate dell’1,3% in termini destagionalizzati (effettivo: +0,7%), raggiungendo il livello record di 67 miliardi di franchi. Questo dato conferma la tendenza positiva in atto dal 2° trimestre del 2020, anche se in fase di rallentamento. Con un +0,8% (reale: -0,5%), le importazioni hanno registrato il nono aumento trimestrale consecutivo, raggiungendo il massimo storico di 58,9 miliardi di franchi. Tuttavia, a partire dalla metà dell’anno la tendenza è rallentata. L’avanzo commerciale si è attestato a 8 miliardi di franchi svizzeri.

Balzo delle esportazioni verso Cina e Giappone

La crescita delle esportazioni nel terzo trimestre del 2022 è stata trainata principalmente da due settori: prodotti chimici e farmaceutici e orologi. Nel caso dei prodotti chimici e farmaceutici (+1,3% o +447 milioni di franchi), l’aumento si è basato esclusivamente sui prodotti immunologici. Le vendite di orologi hanno raggiunto un massimo trimestrale di 6,4 miliardi di franchi (+4,9% o +299 milioni). Mentre le vendite di strumenti di precisione sono leggermente aumentate rispetto al trimestre precedente, quelle del settore dei macchinari e dell’elettronica (-256 milioni), dei metalli (-120 milioni) e degli autoveicoli (-113 milioni) hanno perso terreno dopo aver brillato nei trimestri precedenti.
Da un punto di vista geografico, le esportazioni hanno mostrato un’evoluzione eterogenea: le consegne verso l’Asia sono aumentate del 10,3% (+1,4 miliardi di franchi), mentre quelle verso il Nord America sono cresciute del 3,2% (Usa: +5,1%). Le spedizioni in Europa sono diminuite del 4,4%, pari a 1,7 miliardi di franchi svizzeri. L’Italia è aumentata di 637 milioni di franchi nel trimestre (prodotti farmaceutici ed energetici), mentre Spagna, Germania e Slovenia hanno subito un calo cumulativo di 1,2 miliardi di franchi. L’aumento in Asia è stato sostenuto in larga misura dalla Cina (+19,3%) - dopo le montagne russe dei trimestri precedenti - e dal Giappone (+15,5%).

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