300 milioni dalla Russia per condizionare funzionari e politici europei: scoppia il caso

Secondo il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, la Russia avrebbe speso più di 300 milioni di dollari negli ultimi anni nel tentativo di condizionare politici e funzionari in 23 Paesi, compresa l’Europa.

Intelligence USA

La nuova valutazione dell’intelligence americana prende di mira l’impegno segreto della Russia per sostenere le politiche e i partiti solidali con Mosca. Secondo quanto trapelato, questa attività ha riguardato le elezioni in Albania, Bosnia e Montenegro, inclusa l’Ucraina, nazione in cui è in corso da febbraio un sanguinoso conflitto.

Sospetti

Tra le strategie che si sospetta abbiano messo in atto i dipartimenti Russi legati al Governo, figurano anche l’impiego di organizzazioni di facciata per fornire denaro a cause o politici vicini a Mosca, inclusi i think-tank in Europa.

Finalità

Secondo quanto affermato in forma anonima da un funzionario statunitense, la Russia avrebbe stanziato ingenti somme "nel tentativo di manipolare le democrazie dall’interno".
Per Ned Price, portavoce del Dipartimento di Stato, quello messo in atto dalla Russia equivarrebbe ad un "assalto alla sovranità".

Al momento non sono disponibili ulteriori informazioni su quali sono i politici o i partiti che hanno beneficiato dei finanziamenti russi. Secondo quanto confermato dal Dipartimento di Stato, sarebbero state fornite indicazioni riservate soltanto ad alcuni Paesi.

La notizia trapelata in questi giorni è stata accolta con molta attenzione nei vari governi europei, specialmente in Italia dove il 25 settembre la popolazione sarà chiamata alle urne per eleggere i rappresentati in Parlamento.