Investimenti: gli svizzeri preferiscono oro e criptovalute. Pirella: "Cambiano i beni rifugio"

Matteo Casari

20 Luglio 2022 - 17:54

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I dati diffusi da Moneyland mettono in evidenza nuove tendenze tra la popolazione svizzera.

Investimenti: gli svizzeri preferiscono oro e criptovalute. Pirella: "Cambiano i beni rifugio"

Secondo un’indagine condotta da moneyland.ch, attualmente poco più di un quarto della popolazione svizzera maggiorenne possiede parte dei propri averi sotto forma di oro (26%). Proprio quest’ultimo, insieme ad altre pietre preziose, è considerato il bene rifugio per eccellenza, in grado di mantenere il proprio valore e il proprio mercato anche in periodi di crisi e recessione.

Le crypto sempre più popolari

L’analisi ha evidenziato allo stesso tempo come il possesso di criptovalute stia prendendo sempre più piede in Svizzera: il 18% della popolazione intervistata ora ha acquistato Bitcoin o altre crypto. Questo dato fa capire come ormai questa forma di investimento non sia più una nicchia o un business innovativo, ma realtà sempre più comune.

Bitcoin è il nuovo oro?

Oggi infatti esiste una nuova corrente di investitori che cerca di reinterpretare il concetto di "bene rifugio", per adattarlo a queste tecniche di investimento più moderne. «Gli investitori più abili solitamente sfruttano le correzioni di mercato per ricomporre i propri portafogli e acquistare progetti di criptovalute a prezzi estremamente interessanti. Una volta che il mercato mostra forti segnali di ripresa, questi ultimi riescono a incassare utili sostanziosi, in attesa di nuove fasi correttive» afferma Dario Pirella, fondatore di Personal Finance. «Criptovalute come Bitcoin, che hanno una capitalizzazione di mercato molto ampia, sono considerate da molti analisti come nuovi "beni rifugio digitali" a causa della loro scarsità e per il modello economico deflativo su cui sono basati».

Sono ancora sicuri i beni rifugio?

«Secondo Warren Buffet, bisogna essere audaci in periodi di tensione economica e più conservativi in periodi di espansione economica. Seguendo l’andamento ciclico delle crypto e dell’economia durante le crisi, questo può rappresentare un periodo vantaggioso per gli investitori. I tradizionali beni rifugio sono volatili nel tempo a livello di quantità: di banconote se ne stampano sempre di più e nuove miniere d’oro vengono scoperte continuamente. Di Bitcoin ne verranno creati solamente 21 milioni di monete». Il dilemma degli investitori di oggi è proprio quello di decidere se acquistare i tradizionali beni materiali, per potersi assicurare un patrimonio stabile, oppure se tentare un investimento più rischioso ma con maggiori possibilità di guadagno.

Prepararsi e studiare le uniche strategie valide

Per concludere, il parere di un esperto come Pirella è quello di arrivare in ogni caso molto preparati al momento dell’investire il proprio denaro:
«Un consiglio che mi sento di dare ai nuovi investitori è quello di raccogliere molte informazioni riguardo ai progetti in circolazione, verificare le fonti, documentarsi sulla tecnologia e sulla tipologia di progetto e di preparare una strategia di investimento concreta. I migliori investimenti si fanno quando il mercato crolla, chi investe durante la ripresa, solitamente arriva tardi».

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